
Si era rivolto ad uno stabilimento a manodopera cinese operante nelle Marche per realizzare migliaia di scarpe: ma le calzature sono scomparse, e lui ci ha rimesso oltre 400mila franchi. È questa, in sintesi, la disavventura di un imprenditore italo-ticinese di Coldrerio, che ha portato all'avvio di un'ampia inchiesta in Italia.
Lo riporta Ticinonline, che racconta come l'imprenditore, titolare della Macedonio International, avesse commissionato al 40enne cinese Y.C. la realizzazione di 10mila paia di scarpe del noto marchio Ishikawa. Ma se il primo lotto da cinquemila pezzi è stato regolarmente consegnato, del resto non si è saputo più nulla, e la Macedonio ci avrebbe rimesso il costo dei materiali forniti al cinese.
La polizia si è poi messa sulle tracce del 'bottino', scoprendo che l'uomo avrebbe rivenduto 1'200 paia di scarpe a stockisti napoletani, mentre altri ne realizzavano già la vendita sui social network. Altre 2'500 paia, per un valore commerciale di 430mila franchi (la vendita al dettaglio si aggira sui 170 franchi al paio), sono state rinvenute in un magazzino di Montegranaro. Sotto sequestro anche le materie prime rinvenute nella sede della ditta fermana.
Il cinese Y.C. ha giustificato il suo gesto contestando il mancato pagamento della produzione, circostanza negata dal ticinese. Resta ancora da rinvenire una parte della merce, mentre per Y.C. è scattata la denuncia per appropriazione indebita.