Paradiso

Percorso ciclopedonale tra Paradiso e Melide: 20 milioni e tunnel

Il tunnel sotto Capo San Martino
30 agosto 2017
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Iniziati nell’ambito dell’elaborazione dei progetti relativi al Pal3, i lavori per la verifica di fattibilità di un nuovo percorso ciclopedonale fra Paradiso e Melide – che escluda il transito dalla famigerata Forca di San Martino – proseguono e hanno sinora incassato il sostegno di una serie di comuni rivieraschi riuniti dal 2016 in una Delegazione di autorità. Con la collaborazione del Dipartimento del territorio, i lavori entrano ora in una nuova fase che determinerà in via definitiva la fattibilità o meno di un progetto di cui si parla ormai da diversi decenni.

I primi documenti relativi alla pedonalizzazione della tratta tra Lugano e Melide che costeggia il lago risalgono agli anni ’70, anche se vi sono alcuni indizi che fosse al centro di riflessioni da parte delle autorità già durante le guerre mondiali. I timidi tentativi effettuati per verificarne la fattibilità si sono arenati negli anni successivi per questioni di natura formale.

Nel marzo del 2016 i Municipi di Lugano, Paradiso, Melide, Bissone, Morcote e Vico Morcote hanno siglato un accordo per dare avvio ad una verifica di fattibilità per un nuovo collegamento ciclopedonale istituendo una Delegazione delle autorità (DA) che funge da Committente e accompagna i lavori tecnici.

Durante la prima fase dei lavori sono stati identificati dei tracciati fattibili dal punto di vista tecnico e si è proceduto a una prima stima dei costi di investimento, valutati nell’ordine di 20 milioni, a dipendenza della variante di tracciato scelta.

L’elemento centrale che determina la fattibilità tecnica del progetto è rappresentato da un tratto esistente di galleria di alcune centinaia di metri sotto il Capo San Martino, opera realizzata all’inizio del ‘900 da una società ferroviaria inglese poi fallita.

Seguito allo scritto da parte del Dipartimento del territorio (Dt) del dicembre 2016, dove venivano affrontate le risultanze dello studio di fattibilità, nel febbraio 2017 la Delegazione delle autorità ha incontrato il direttore del Dt Claudio Zali convenendo sulle ulteriori esigenze di approfondimento tecnico per la definitiva decisione riguardo la fattibilità del progetto. Si tratta in particolare di approfondire il tema del rischio determinato dall’instabilità geologica del pendio del Monte San Salvatore e le eventuali misure di premunizione tecnica necessaria per ridurlo in termini accettabili.

Per affrontare questa tematica determinante per il futuro del progetto, i comuni si sono affiancati a partire dal maggio 2017 alle competenze dello studio Geotest Ag di Zollikofen, società che sta seguendo attualmente i lavori di premunizione sulla tratta ferroviaria che si snoda tra Paradiso e Melide. Le prime risultanze di questi lavori di verifica sono attesi per la primavera 2018.

I lavori intrapresi hanno quindi lo scopo di chiarire definitivamente se vi sono ragioni che impediscano formalmente (e a lungo termine) la realizzazione. Se questo non fosse il caso, si aprirebbe la porta per un progetto che si inserisce nella volontà dei comuni rivieraschi di sfruttare il potenziale del lago quale volano turistico, creando una rete di mobilità dolce che si spinge ben oltre il perimetro di studio della passeggiata Paradiso-Melide.

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