Lugano

Lugano, francese alla sbarra per tentata coazione, sequestro di persona e rapimento

(©Ti-Press / Gabriele Putzu)
28 febbraio 2017
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Cominciato stamane dinanzi alla Corte delle assise Criminali di Lugano il processo a carico di un uomo di nazionalità francese di 46 anni. L'imputato è accusato di tentata coazione, sequestro di persona e rapimento. In cercare preventivo dal giorno dell'arresto avvenuto a Basilea l'11 ottobre dell'anno scorso, dopo 400 giorni di latitanza, l'imputato è in detenzione in attesa di giudizio. Riconosce parzialmente i fatti risalenti al settembre 2015 e l'arrivo in una villa di Castagnola con altre due persone per incassare tre milioni di franchi da un imprenditore di origini svizzero tedesche. Il compenso per lui sarebbe stato di cinquemila euro.

Stando all'accusa, i tre costrinsero l'imprenditore ad accompagnarli a Lugano per prelevare i soldi da una banca. La vittima però, poco prima dell'arrivo della banda, stava conversando via Skype con un socio d'affari che mangiò la foglia e allettò il fratello dell'imprenditore residente nel Sottoceneri. Quest'ultimo, a sua volta, chiamò la Polizia che riuscì a sventare il tentativo di estorsione. Lunga la serie di precedenti penali dell'uomo che ha passato in carcere sei mesi. Nell'istruttoria dibattimentale, l'imputato ha affermato di aver fatto il viaggio verso il Ticino con altri due complici e di non conoscere i nomi dei mandanti francesi.

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