Luganese

Condannata la banda del portavalori: pene fino ai tre anni e nove mesi

29 settembre 2016
|

'La loro pena è oggettivamente e soggettivamente estremamente grave'. Si è concluso poco fa il processo contro la bande del portavalori, i sette uomini – tutti italiani residenti in Italia fra i 25 e i 51 anni – colpevoli per aver tentato una rapina ad un furgone portavalori nell'ottobre del 2015 a Caslano. La Corte delle Assise criminali di Lugano, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, ha inflitto una pena massima di tre anni e nove mesi (contro i quattro anni e tre mesi chiesti dal procuratore pubblico Nicola Respini) al 42enne del Varesotto e al 44enne di Milano, considerati gli ideatori e i promotori del colpo. Al 51enne di Milano che ha rubato il mezzo di trasporto con cui si è mossa la banda sono stati inflitti tre anni e otto mesi, a dispetto dei quattro anni tondi chiesti dall'accusa. La stessa pena è stata chiesta ieri anche per il membro più giovane, il 25enne del Varesotto che ha procurato le armi, a cui sono stati invece inflitti tre anni e sei mesi, stesso ammontare che dovranno scontare anche i due uomini travestiti da imbianchini nell'operazione: il 48enne e il 47enne, entrambi del Milanese. A loro la Corte ha ridotto la pena richiesta di quattro mesi. Decisamente più leggera infine la condanna per il 38enne del Varesotto che aveva ricoperto il ruolo di sorvegliante del furgone durante il colpo. A lui sono stati comminati quindici mesi sospesi per due anni, a dispetto dei due anni richiesti da Respini.