Lugano

Abusi al Civico, Pronzini setaccia il caso interrogando il Governo. E chiede una commissione d'inchiesta

(Gabriele Putzu)
1 settembre 2016
|

Sono ben venti le domande che il deputato del Mps Matteo Pronzini ha inoltrato al Consiglio di Stato sul caso delle molestie sessuali al Civico. Oltre alla corposa interrogazione, il granconsigliere presenta pure una mozione in cui domanda l'istituzione di una commissione d'inchiesta ad hoc che possa 'analizzare e valutare le procedure, nel rispetto delle disposizioni legali, messe in atto in ambito di prevenzione delle molestie sessuali presso l'Ospedale Regionale di Lugano (Civico e Italiano) prima, durante e dopo i fatti'. La suddetta commissione dovrebbe altresì indagare lo stato delle cose negli ospedali dell'Eoc e stilare, a vantaggio del Gran Consiglio, un rapporto a sei mesi dalla sua costituzione.

Il parlamentare torna sulla vicenda alla luce degli ultimi sviluppi – l'ex caporeparto del Civico è stato poi riassunto dal Servizio cure a domicilio di Mendrisio – e perché a suo dire la vicenda è stata finora strumentalizzata in chiave xenofoba (l'infermiere è frontaliere), ponendo in secondo piano i veri punti focali. Per Pronzini infatti, ci sarebbero state delle vere e proprie carenze da parte dell'Eoc nella prevenzione e nella gestione del rischio di molestie sul luogo di lavoro, procedure che la legge impone. Ma non solo. L'esponente del Movimento per il socialismo parla anche di 'omertà e di compiacente protezione', dato che sembrerebbe che i superiori fossero a conoscenza dell'accaduto. Dubbi, da ultimo, sul legame delle partenze del capo delle risorse umane, della capo settore e del responsabile del settore infermieristico con la vicenda del palpeggiatore.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔