Promotore di una boxe intesa anche come strumento educativo accessibile a tutti, il tecnico fondatore del team Americo Fernandes parla delle future sfide
Ha sempre il suo fascino immutato il ring. Ma chi, varcando magari per la prima volta la soglia della piccola Palestra alla Morettina, sede del Boxe club Locarno, si attende di trovare spacconi palestrati e dall’aspetto aggressivo, deve cambiare idea. Perché, come ricorda il responsabile fondatore del sodalizio nonché allenatore di lungo corso, Americo Fernandes, «prima della tecnica sportiva siamo una scuola di vita, una disciplina educativa che insegna il rispetto dell’avversario e dei compagni di allenamento, l’impegno e la gestione del furore agonistico che non deve assolutamente diventare aggressività da portare nelle strade. Qui ci sono bambini di tutte le età, ragazzi e ragazze adolescenti, maggiorenni; abbiamo sfornato anche tanti campioncini e gli iscritti sono numerosi. Questo è un ambiente sano e pulito dove non si è mai registrato un battibecco. Chi sgarra prende la porta e qui dentro non mette più piede. La convivenza tra chi si allena a fini agonistici e chi lo fa per il proprio benessere deve essere armoniosa. Il nostro è un clima familiare e senza questo spirito non andremmo avanti».
Questo è, da sempre, il mantra del team (valso nel 2017 al dirigente anche il Premio Impronta Viola assegnato a coloro che si sono particolarmente distinti nei diversi ambiti, in particolare nello sport, nel sociale e nella cultura, e questo nell’intento di sottolineare sempre più i valori di solidarietà, libertà e di giustizia che contraddistinguono la convivenza fra le persone), il collante che tiene uniti ragazzi e ragazze provenienti da tutto il Locarnese e anche da fuori, di ogni estrazione e cultura, piccoli dilettanti e professionisti della nobile arte che hanno coronato il loro sogno agonistico guidati all’angolo, oltre che da Americo, da uno staff tecnico competente composto da Emilio Zuarigh, Jesse Marcacci ed Epa Minondas.
Lo scorso mese di febbraio, intanto, cinque portacolori del Boxe club Locarno sono saliti sul ring in Portogallo, conquistando 3 ori, un argento e un bronzo. A conferma della bontà del lavoro svolto nella palestra sulle rive del Verbano. Lo scorso anno era andata meglio a livello di bottino, ma i partecipanti della delegazione locarnese erano in numero doppio. Il sogno sportivo, per Americo e i suoi pupilli, resta comunque quello di riuscire, prima o poi, a portare un atleta ai Giochi olimpici. Los Angeles sarà la prossima meta e per questa scadenza ci si allena in modalità ‘sangue e sudore’. Un traguardo a prima vista impensabile, fuori portata per il piccolo mondo pugilistico svizzero se confrontato alle superpotenze della boxe. Ma c’è chi, come Americo, ci crede fermamente: «A livello di Federazione si sta facendo un grande lavoro. Il passaggio sotto l’ala della Wbo dovrebbe assicurare maggiore serietà e credibilità a tutto il movimento pugilistico europeo. La precedente Iba non godeva di grande stima negli ultimi anni. Le federazioni di diversi Paesi erano scontente e per il bene del pugilato ritengo questo sia un passo nella giusta direzione».
Il prossimo fine settimana, Locarno ospiterà un raduno pugilistico di richiamo. Alla Peschiera andrà infatti in scena il torneo ‘La Cintura nazionale’, evoluzione e sviluppo del precedente torneo ‘Cintura ticinese’.«Si tratta di una vetrina molto interessante per la boxe in generale, visto che avremo in città una novantina di pugili di tutte le categorie provenienti da 20 club sportivi svizzeri, giovani under 19. Atleti e atlete dilettanti, 17 dei quali della nostra squadra, motivatissimi. Per alcuni di loro sarà il primo passo su un ring (avremo un debuttante di soli 11 anni) e saranno chiamati a vincere le normali emozioni e trovare il coraggio di compiere il primo passo per raggiungere i loro obiettivi. Ma sono ben preparati e saranno sicuramente all’altezza delle loro potenzialità e capacità». Sabato si terranno le eliminatorie e domenica sono in programma le finali.
Dopo la parentesi ticinese, il Boxe club Locarno sarà di nuovo di scena in Portogallo, a Porto, con 4 suoi elementi della squadra nazionale svizzera, per una fine settimana di incontri con coetanei di varie nazioni. Per quanto attiene, invece, i professionisti di casa Bcl, da segnalare il debutto, il 27 giugno, del giovane e promettente Flavio Meta (categoria super medi) e il campo di allenamento che attende invece Georgi Svechev (80 kg) in Bulgaria, sua terra d’origine. Per lui, che ha invece già varcato la porta del professionismo, ci saranno settimane di intensi allenamenti di preparazione in vista di una importante sfida valida per il titolo Wbo, in programma a fine ottobre.