laR+ Terre di Pedemonte

Verscio, non chiamatela semplicemente ‘palestra’

Prossimo alla fine il cantiere della nuova infrastruttura sportiva polifunzionale. Costata 9,5 milioni, è stata pensata anche per accogliere eventi

(Ti-Press/Golay)
22 gennaio 2025
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La palestra polivalente e polifunzionale (con posti protetti della Protezione civile) delle Terre di Pedemonte è, finalmente, realtà. Concepita come spazio aperto e flessibile per accogliere, oltre alle normali attività sportive scolastiche e delle locali società, anche eventi pubblici, la struttura sorta nella campagna verscese sarà presto a disposizione degli alunni per le lezioni di educazione fisica. Come spiega il sindaco Giotto Gobbi, dovrebbe arrivare a breve il nullaosta dal Cantone e poi si potrà iniziare. L'inaugurazione ufficiale del voluminoso immobile si terrà comunque in primavera, una volta ultimati tutti gli interventi esterni – sistemazione del manto verde, creazione dei posteggi per l'utenza e messa a dimora di diverse piante – e gli ultimi dettagli interni (a livello di arredo, più che altro).

L'inserimento nel comparto

Si tratta di un'opera molto attesa dalla comunità, un'esigenza innanzitutto per l'attività delle scuole, la cui realizzazione è stata avviata praticamente con la nascita del Comune unificato dall'Amministrazione di allora (era inserita nei progetti di rilevanza dello studio aggregativo); che chiuderà i costi per un importo di circa 9,5 milioni di franchi (con un aumento rispetto al credito stanziato dal Consiglio comunale nel 2021 di circa il 15% da ricondurre a modifiche di progetto dovute a cambiamenti normativi, all'impennata dei costi delle materie prime e alla congiuntura degli ultimi anni) è sorta in quello che è, oggi, a tutti gli effetti, un piccolo polo sportivo. Nelle immediate vicinanze si trovano, infatti, il Tennis club Pedemonte e il campo sportivo San Fedele, dell'Us Verscio.
Il cantiere è iniziato nel gennaio del 2023. Il progetto è stato curato dagli architetti Enrico Demattè ed Elena Fontana, con studio a Zurigo, vincitori del bando di concorso lanciato dall'autorità nel 2018. La proposta architettonica sviluppata tiene conto dei vincoli urbanistici dell'area, delle distanze di rispetto con gli altri edifici e ha specifici elementi di attenzione per il verde e la sua valorizzazione. Tra le sue peculiarità, oltre all'ottimo inserimento nel contesto ambientale circostante, il fatto che si tratti di una costruzione molto luminosa, pensata per far dialogare l'esterno con l'interno grazie alle ampie vetrate che porteranno negli ambienti tanta luce naturale. La componente estetica e quella funzionale coesistono per dare vita a un impianto in cui è piacevole allenarsi, rilassarsi e socializzare.

Le peculiarità dell'edificio

L'edificio, a pianta quadrata, è realizzato con un occhio di particolare riguardo alla sostenibilità e all'efficienza energetica. Vanta infatti lo standard di costruzione Minergie A per i suoi ambienti, riscaldati grazie a una termopompa geotermica; il tetto accoglie un impianto fotovoltaico e, per raffreddare gli spazi durante le giornate calde, oltre che alla gestione automatizzata delle schermature solari, è disponibile un sistema di raffrescamento con acqua di falda.
Le caratteristiche costruttive, tipologiche e impiantistiche ne fanno dunque una sala sportiva polivalente sicura, con alte prestazioni energetiche a impatto zero.
Oltre alla palestra idonea a ospitare differenti discipline sportive, l'edificio accoglie nella sua parte in superficie una cucina equipaggiata per gli eventi che si svolgeranno nella struttura. Sopra alla cucina e al locale attrezzi è stato ricavato un pratico mezzanino che oltre a permettere di seguire allenamenti e partite potrà essere usato per eventi associativi e formali. Al piano interrato trovano invece posto quattro spogliatoi (oltre a quello destinato agli insegnanti) accessibili anche direttamente dall'esterno. Vi sono i locali tecnici, i servizi igienici, tre sale multiuso e una zona dormitorio con una capacità di circa 30 persone. Queste sale sono a uso civile, messe cioè a disposizione di scolaresche, società sportive o ricreative che necessitano, per un breve periodo, di possibilità di pernottamento o di uno spazio coperto. Una sorta di ostello che può accogliere, in tutta indipendenza dal resto dell'attività, una trentina di persone, con sale per eventuali momenti di teoria, le toilette, il dormitorio e tutto l'occorrente. Dunque lungi dall’immagine di rifugio inutilizzato equipaggiato di arredamento per il suo utilizzo in caso di guerra. Il materiale per questo scenario, previsto per 600 posti, verrà depositato in appositi spazi in modo tale da consentire un utilizzo razionale dei locali.
Per l'Amministrazione è un grande traguardo poter aprire ai giovani, agli sportivi e a tutta la popolazione una simile struttura, che sarà sicuramente un luogo di incontro e di aggregazione per i giovani e per tutti gli appassionati di attività fisica in generale ma che permetterà anche di ospitare manifestazioni e iniziative sociali, come il pranzo per i beneficiari AVS dello scorso 1°dicembre, che ha in pratica ‘battezzato e testato’ la costruzione dal punto di vista della logistica.