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Alta Vallemaggia, ‘una questione di spirito confederale’

Vitta rispondendo a un'interpellanza interpartitica sul contributo di Berna: ‘Ci faremo sentire con Rösti, deve fare un gesto supplementare’

Vitta a Prato Sornico
(Ti-Press)
20 gennaio 2025
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Il Consiglio di Stato ticinese non intende mollare l’osso, perché un sostegno straordinario di Berna all’Alta Vallemaggia colpita dal maltempo «è una questione di solidarietà confederale». Lo ha detto Christian Vitta rispondendo in Gran Consiglio all’interrogazione interpartitica (Alain Bühler, Fiorenzo Dadò, Samantha Bourgoin e Aron Piezzi) che chiedeva di “dare un segnale forte” dopo il no del Consiglio federale ad aiuti straordinari (oltre quindi i 7,5 milioni di franchi previsti dalle attuali basi legali).

Vitta ha ricordato che in Alta Vallemaggia gli enti pubblici hanno subito danni per circa 70 milioni di franchi, che diventano oltre 100 se vi aggiungiamo i danni subiti dai privati: «Bisogna pretendere che la Confederazione faccia la sua parte – ha sottolineato –. I costi riconosciuti da Berna per la Vallemaggia si limitano al 35% (meno di 10 milioni su 70 milioni). È chiaro che il consigliere federale Rösti deve fare un gesto supplementare. Noi ci muoveremo in questo senso».

Il governo cantonale incontrerà dunque prossimamente il ministro, in coordinamento con la Delegazione ticinese a Berna. «Il segno che ci attendiamo rientra nello spirito di solidarietà confederale. Certi valori vanno misurati anche in termini concreti». Poi Vitta ha ricordato che «l’annuncio di un aiuto federale ridotto ha creato delusione non solo in Ticino, ma anche nella Svizzera tedesca, dove si è parlato di una situazione che grida vendetta al cielo. Ai Grigioni, su una spesa che sarà inferiore a quella ticinese, andranno 30 milioni di franchi. Alla luce di questo, da Berna vogliamo chiarezza».

L’interpellanza interpartitica suggeriva al Cantone di “dare l’esempio”, stanziando maggiori mezzi finanziari rispetto ai limiti di legge. Un gesto “per evidenziare l’urgenza degli interventi e spingere il Consiglio federale a operare oltre i vincoli normativi, favorendo così anche eventuali modifiche legislative”.

Al Consiglio di Stato veniva anche chiesto “se il mancato versamento di ulteriori contributi da parte della Confederazione incida o meno sulla ricostruzione e il ripristino in Vallemaggia”, nonché “quali canali di comunicazione sono stati usati in questi mesi con l’autorità federale e cosa si intende fare prossimamente”.

Commentando la risposta di Vitta, Bühler ha parlato di «un rimpallo di responsabilità e di oneri fra Cantone e Confederazione che è avvilente».