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I ‘giganti’ sono in acqua: porto di Locarno sempre più grande

Stamattina spettacolare operazione nell'ambito dell'ampliamento della struttura: trasportati con le gru 3 cassoni di cemento armato da 94 tonnellate l'uno

In sintesi:
  • Da Pasqua allargamento del molo esterno per 5 nuovi posti barca e pontile con 15 attracchi turistici
  • Investimento previsto sui 3 milioni di franchi, sostenibile grazie alla concessione demaniale allungata
Elementi da 94 tonnellate sollevati come se niente fosse
(Ti-Press/Golay)
15 gennaio 2025
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Trasportare tramite gru e posizionare nel lago tre cassoni frangionde in cemento armato, da 94 tonnellate l'uno. È l'operazione compiuta stamattina dalla ditta Muttoni, con logistica Sabesa, nell'ambito dell'ampliamento del Porto regionale di Locarno. Allungando il molo esterno di 29 metri e mezzo in zona Balena sarà possibile guadagnare 5 posti per natanti fino a 25 metri. In più, perpendicolarmente al nuovo “confine” verrà realizzato un pontile che porterà in dotazione al porto 15 attracchi turistici. Andrà così a compimento un passo strategicamente importante per tutto il bacino svizzero del Lago Maggiore, che alla Porto regionale sarà costato circa 3 milioni di franchi. Il progetto è stato elaborato dalla SealPlan GmbH di Feuerthalen-Minusio, in collaborazione con l’architetto Lorenzo Cotti di Locarno.

L'inaugurazione a Pasqua

Come ricordava stamattina il presidente della Porto regionale, Roberto Battaglia, sul cantiere allestito nei Giardini Arp adiacenti al porto, «i lavori sono iniziati a settembre e, grazie alla clemenza del meteo e alla mancanza di intoppi, rispetteranno la tempistica prevista, rendendo possibile l'inaugurazione dell'ampliamento del porto a Pasqua. Gli attracchi turistici rappresentano una conquista importante non soltanto per la Porto regionale, ma anche per l'economia locale, che senz'altro ne beneficerà con i ristoranti, gli alberghi e i commerci».

Il Porto regionale è già ora dotato di 8-9 posti che regolarmente vengono messi a disposizione della Capitaneria come ormeggi per pernottamenti passanti. La resa annua di questi stalli è in media di 45mila franchi. Con l'ampliamento e l'ottimizzazione dell'offerta è facile desumere che i 15 posti sul nuovo pontile porteranno alla società anonima un ulteriore importante introito che potrà essere integrato con quello complessivo dato dalla struttura, ovverosia circa 1,6 milioni di franchi dall'affitto dei posti barca ai circa 380 utenti. L'interesse per il Porto regionale va tra l'altro molto oltre le sue capacità: la lista d'attesa attesta ad oggi circa 170 proprietari di barca che attendono il loro turno. Nel contesto lacustre vanno per altro ricordati l'arrivo del Porto comunale del Gambarogno, ma anche i ricorsi che bloccano gli ampliamenti di Mappo e Porto Ronco.

Concessione demaniale fino al 2049

Un aspetto importante rilevato dall'ex presidente della Sa locarnese, il municipale Bruno Buzzini, durante l'ultima assemblea dei soci, riguarda la concessione demaniale: al Cantone era stato chiesto di anticipare il rinnovo dell'atto di concessione (in scadenza al 31 dicembre 2029) per avere una garanzia di continuità. Cosa che è stata fatta, firmando in anticipo un rinnovo ventennale, valido fino a fine 2049. Ciò, aveva sottolineato Buzzini, garantisce appunto la sostenibilità finanziaria dell'ampliamento.

Bisogna anche ricordare che la Porto regionale è la società partecipata che porta maggiori guadagni all'ente pubblico. Nel 2024, a 24 anni esatti dalla sua inaugurazione, ha raggiunto l'indipendenza finanziaria: si tratta del risultato di un utile medio, nell'ultimo quinquennio, pari a 220mila franchi. Un significativo picco era stato raggiunto a fine 2023, con 279mila franchi.

Nel nuovo Cda della società siedono come rappresentanti degli azionisti pubblici il vicesindaco di Locarno Claudio Franscella (pure lui presente stamattina sul cantiere durante le operazioni di messa in acqua dei cassoni), Bruno Bäriswyl, Simone Beltrame e Aris Piffaretti. Il presidente Begnaglia, con Raffaele Brusa e Luca Panizzolo, sono invece delegati dagli azionisti privati.