Locarnese

‘Aiutiamo gli esercenti abbassando la tassa per le terrazze’

Lo chiede al Municipio di Locarno un'interrogazione firmata da Simone Beltrame (Il Centro), Simone Merlini (Plr) e Bruno Bäriswyl (Lega-Udc-Indipendenti)

18 giugno 2024
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Accordare a negozi, ristoranti e hotel di Locarno, in particolare quelli di Piazza Grande e della Città Vecchia, un’agevolazione finanziaria, sotto forma di riduzione della tassa comunale per l’utilizzo delle relative terrazze e precari. È lo scopo dell'interrogazione depositata sul tavolo del Municipio della Città dai tre primi firmatari Simone Beltrame (Il Centro), Simone Merlini (Plr) e Bruno Bäriswyl (Lega-Udc-Indipendenti), che fanno innanzitutto notare come "a causa di una primavera mai pervenuta e una prima parte di stagione turistica iniziata con il cattivo tempo, commercianti, esercenti, ristoratori e albergatori si sono visti confrontati con un repentino calo di clientela (sia indigena sia turistica).

"È d’uopo sottolineare che Locarno è una città a forte vocazione economica e turistica – si legge nell'atto consiliare –. Pertanto rammentiamo che è di fondamentale rilevanza evidenziare che con il bel tempo e con il sole, la città di Locarno, dal lato turistico, funziona, sempre. Con la presente interrogazione formuliamo istanza affinché il Municipio si adoperi per consentire una diminuzione, anche esigua e p.es. limitata al numero dei giorni di brutto tempo, della tassa per l’uso delle terrazze e dei precari". Per i membri del Consiglio comunale locarnese, "non si tratterebbe di una cifra importante, ma di un significativo gesto a favore dei commercianti, esercenti, ristoratori e albergatori contribuenti".

Oltre a questa questione, viene chiesto all'esecutivo anche "se e quanto ritiene di dare seguito alla mozione presentata il 23.1.2020 intitolata ‘Per un concreto aiuto e sostegno ai commerci ed esercizi della città’, sottoscritta dai gruppi Lega-Udc e il Centro (precedentemente Ppd) con primi firmatari i colleghi Bruno Bäriswyl e Alberto Akai, tuttora in attesa di evasione" e la quale in sostanza chiedeva di rivedere verso il basso le tasse per l’uso del suolo pubblico.

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