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Quella strada ‘bipolare’ delle Gerre di Sotto

Via alle Gerre è sia strada di quartiere in Zona 30 sia percorso ciclabile cantonale, una doppia identità che sta creando qualche problema di sicurezza

21 maggio 2024
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Strada di quartiere a 30 km/h e percorso ciclabile d’interesse cantonale e regionale (n. 31) lungo la tratta Bellinzona-Locarno, ossia uno dei maggiori assi ciclo-pedonali del Ticino, con centinaia di ciclisti al giorno nella bella stagione. Una doppia identità che sta creando qualche grattacapo a via alle Gerre, la strada principale che attraversa il quartiere di Locarno (che confina con Cugnasco) delle Gerre di Sotto. O meglio, a trovarsi in difficoltà è sempre più spesso chi percorre la tratta in questione sulle due ruote.

Già, perché se fino ad alcuni anni fa le stradine entranti laterali (ce ne sono in tutto nove) erano gestite con gli “Stop”, questi ultimi sono nel frattempo stati convertiti in “precedenza da destra”. Così facendo è però appunto cresciuto il rischio per i ciclisti, che a ogni incrocio devono rallentare e guardare in continuazione se non stiano sopraggiungendo dei veicoli che, forti appunto della precedenza, spesso si immettono su via alle Gerre in maniera eccessivamente “decisa” e senza prestare sufficiente attenzione.

Sono diverse le segnalazioni giunte in redazione in questo senso, che testimoniano situazioni di pericolo in particolare per i molti bambini che sfrecciano in discesa verso Locarno. Stiamo infatti parlando di una zona residenziale in costante crescita (ad esempio recentemente sono sorte undici nuove villette in zona centro sportivo) e che accoglie un’area di svago con due campi da calcio. Area che tra l’altro in occasione di partite e tornei genera un notevole viavai da e verso via alle Gerre. Senza dimenticare, a complicare il quadro, che parecchi trattori percorrono regolarmente la stretta strada, essendoci in zona alcune aziende agricole e diversi campi coltivati.

Due interventi già previsti dal Municipio

La necessità di intervento, in un quartiere che definisce “strategico per la Città, considerando pure l’insediamento di nuove famiglie”, è indirettamente sottolineata dallo stesso Municipio di Locarno nel messaggio con cui a fine 2023 ha richiesto al proprio Consiglio comunale un credito di 475mila franchi per la realizzazione di una nuova strada di servizio comunale tra via alle Gerre e via Riarena, proprio con lo scopo di, tra le altre cose, offrire maggior comfort e garantire la necessaria sicurezza “a pedoni e ciclisti residenti nell’intero quartiere, che si ritiene usufruiranno di questo nuovo, diretto e comodo collegamento per recarsi ai campi sportivi e alla passeggiata lungo il Riale Riarena, senza dover percorrere le più trafficate via alle Gerre e via al Vecchio Porto”.

A ciò si aggiungono le parole del sindaco Nicola Pini che, da noi contattato, ci spiega che «come Municipio continueremo a monitorare la questione, ritenuto che siamo in un regime viario di zona 30, introdotto già nel dicembre 2017 con il sostegno della popolazione, e questo per assicurare una corretta sicurezza e qualità di vita in un quartiere residenziale molto popolato e apprezzato in particolare dalle famiglie. Ci sembra giusto precisare che all’interno della zona edificabile vi siano due sole strade pubbliche che si affacciano su via alle Gerre e che sono gestite con la precedenza da destra (via Monteceneri, subito dopo il ponte, e via Sassariente). Sono ad ogni modo in rampa di lancio due progetti che potranno senz’altro migliorare la situazione attuale: da un lato la realizzazione della nuova strada di servizio comunale di collegamento via alle Gerre-via Riarena; dall’altro la costruzione – nell’ambito del Programma di agglomerato di quarta generazione (PaLoc4) – di una nuova passerella ciclopedonale sul Riarena che permetterà di fatto di spostare l’asse ciclabile di interesse cantonale, riducendo i conflitti».

Tra le possibili soluzioni, la Velostrasse

Nel frattempo, una delle possibili soluzioni potrebbe essere l’introduzione di uno o più tratti di cosiddette “Velostrassen”, strade ciclabili che attraversano i quartieri abitati nelle zone limitate a 30 km/h e lungo le quali la priorità è data alle biciclette. In pratica, l’innesto laterale non beneficia più della precedenza da destra, che viene eliminata e sostituita dal dare precedenza o da segnali di stop. Il tutto completato da misure volte a rallentare il traffico veicolare, con l’obiettivo finale di incrementare la sicurezza. Una soluzione già diffusa e apprezzata in città d’Oltralpe, che l’hanno testata con successo in varie tipologie di aree residenziali, mentre per il Ticino a fare da precursore dovrebbe essere la Città di Bellinzona, che ha inserito diversi tratti di Velostrasse fra le 67 misure per incentivare la mobilità dolce contenute nel Piano di mobilità ciclistica presentato lo scorso 19 febbraio.

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