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L'emozione di Noè Ponti per la prima pietra di ‘Rimini’

Al Centro sportivo di Tenero l'atto simbolico che segna una tappa importante verso il nuovo centro natatorio da oltre 100 milioni di franchi

L’interramento della cassetta contenente le ‘reliquie’ a futura memoria
(Ti-Press/Golay)
15 maggio 2024
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Se c’è un'immagine perfetta per il nascente centro natatorio del Centro sportivo di Tenero, è quella di Noè Ponti che, da un pulpito cerimoniale per la posa della prima pietra, ne celebra l'importanza. Noè Ponti che al Cst è in pratica “nato”, almeno sportivamente parlando, e vi è cresciuto, gettando le basi per quella che sarebbe diventata (è) una carriera di altissimo livello. Il giovane campione lo ha opportunamente sottolineato stamattina sul cantiere delle nuove piscine, tradendo un'emozione che affonda le sue radici nella passione, nella determinazione, nella voglia di diventare un grande del nuoto, coltivata fin dalle primissime bracciate, quando aveva sei anni.

‘La mia seconda casa’

«Sin da subito il Centro sportivo di Tenero è stata la mia seconda casa – ha detto – che mi ha visto crescere come atleta e come uomo». A proposito del grande progetto di centro natatorio – denominato “Rimini” ed elaborato dallo Studio Burkhardt e da Stücheli Pestalozzi Schiratzki – «è qualcosa di eccezionale – ha proseguito –. I miglioramenti sono enormi, sia per l'attività estiva, sia per quella invernale». Ponti ha accennato alle piscine, «che saranno di un altro livello», alla vasca con la corrente per gli allenamenti specifici, alla palestra e alla zona per il rilassamento. Più in generale, la “Rimini” del Cst comprenderà una piscina olimpica di 50 metri per 25 con fondo mobile, profonda 3 metri e in linea quindi con le esigenze di discipline come il nuoto sincronizzato e la pallanuoto. In più, verrà realizzata una vasca di 25 per 20 metri per i tuffi, programma completo, dotata di piattaforma fino a 10 metri di altezza. Il progetto prevede inoltre l’eliminazione delle tre piscine attuali: l’olimpica, la vasca tuffi e quella per non nuotatori. Saranno rimpiazzate, all’esterno, da una seconda vasca olimpica di 50 per 25 metri con trampolino per i “freestyler”, nell’ambito del loro Centro nazionale che avrà la sua appendice invernale ad Airolo, dove è previsto un nuovo impianto. La tappa riguardante la sistemazione esterna – che nel computo vale circa il 20% dell’investimento complessivo – prenderà avvio nel ’27 e durerà un paio d’anni.

‘Complicato, costoso e impegnativo’

Alla cerimonia per la posa della prima pietra hanno presenziato la consigliera di Stato e direttrice del Decs Marina Carobbio Guscetti, i consiglieri nazionali Alex Farinelli e Simone Gianini, il consigliere agli Stati Fabio Regazzi, diversi sindaci della regione – a partire dal padrone di casa a Tenero-Contra, Graziano Crugnola – nonché il direttore dell'Ufficio federale dello sport, Matthias Remund, oltre ovviamente al direttore del Cst, Bixio Caprara. Quest'ultimo ha parlato della posa della prima pietra come di un «atto simbolico molto importante» per un Centro sportivo che continua a fungere da imprescindibile mezzo di sostegno alla crescita dello sport giovanile. Sul progetto di centro natatorio Caprara ha significativamente speso tre aggettivi: «Complicato, costoso e impegnativo». Per ambire a essere il principale punto di riferimento nazionale di Swiss Aquatics, costerà infatti oltre 100 milioni di franchi, un investimento alimentato dall'instabilità del contesto geopolitico internazionale ma comunque promosso dalle autorità federali quando, nel marzo del ’23, ne avevano decretato la sostenibilità economica.

Base ‘logica’ per Swiss Aquatics

Remund ha notato come sia «logico» che Swiss Aquatics abbia la sua base a Tenero, in un Ticino «dove si possono gettare le basi per una carriera d'alto livello nello sport, come dimostra Noè Ponti». Di un «progetto di grande rilevanza» ha poi parlato Carobbio Guscetti, la quale ha ricordato l'impegno del Decs per promuovere l'etica nello sport, che riveste «un'importanza cruciale per la crescita dei giovani». Al Cst, ha notato, non solo Noè Ponti è diventato Noè Ponti, ma anche altri campioni si sono presi cura del proprio talento; e ha citato due fuoriclasse come Ian Thorpe e Massimiliano Rosolino.

Proprio con la consigliera di Stato, Noè Ponti ha poi partecipato al cerimoniale di interramento di una cassetta contenente una copia della domanda di costruzione del Centro natatorio, una dei quotidiani di mercoledì 15 maggio 2024, nonché un costume di Noè, firmato dal campione.

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