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Franscella vicesindaco, Finanze a Silacci, Zaccheo alla polizia

Attribuiti i compiti all'interno del nuovo Municipio di Locarno. Il sindaco Nicola Pini rileva i compiti di Scherrer ma si tiene anche la Pianificazione

Il nuovo Municipio di Locarno
(Ti-Press/Golay)
18 aprile 2024
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Nicola Pini si tiene la Pianificazione; Claudio Franscella è vicesindaco e diventa “titolare” di Casa San Carlo; le Finanze vanno al nuovo entrato Mauro Silacci; la Sicurezza, con dentro la Polizia comunale, all'altra neoeletta Elena Zaccheo; Buzzini si tiene le Opere pubbliche; Nancy Lunghi tutto il filone della socialità e della gioventù; e a Marco Pellegrini vanno Territorio ed Ente acqua.

È la “spina dorsale” del nuovo Municipio di Locarno, che con l'attribuzione dei Dicasteri ha cominciato a lavorare sul serio, immediatamente dopo la cerimonia d'insediamento condotta nella sala del Consiglio comunale dal giudice di Pace Tazio Tatti. Contemporaneamente alla distribuzione degli incarichi, è stato tratto un dado che piaceva a più d'uno fra vecchi e nuovi municipali: il ruolo di vicesindaco. Alla fine l'ha spuntata Claudio Franscella in quanto esponente più votato della seconda forza politica presente in Città, il Centro.

Passando al setaccio i vari Dicasteri, emergono ulteriori dati interessanti. Il primo riguarda il sindaco Pini, che con l'Amministrazione generale si tiene il Turismo (con i grandi eventi) che era del suo predecessore e non molla appunto la Pianificazione e la Mobilità (con l'edilizia privata), contesti che conosce bene avendoci lavorato assiduamente negli scorsi tre anni. Procedendo per gradi, il nuovo vicesindaco Claudio Franscella – che già vicesindaco era stato a Muralto, ma anche sindaco a Lavertezzo – subentra a Giuseppe Cotti nella gestione delle scuole (Educazione) e dello Sport e prende in mano anche l'Ente autonomo San Carlo, la casa anziani comunale che pure era appannaggio del suo omologo e compagno di partito precedente.

La Polizia comunale, con tutti i suoi dossier e le problematiche che storicamente genera in città, se la carica sulle spalle Elena Zaccheo. Ed è forse, questa, la sorpresa maggiore dal profilo delle competenze, se consideriamo che l'esponente liberale radicale è stata a lungo direttrice delle Scuole comunali di Locarno. Avesse assunto l'Educazione, avrebbe saputo molto bene come si fa; non che non lo sappia, per altro, Franscella, che pure ha una formazione di docente.

Al “novellino” Mauro Silacci, eletto piuttosto a sorpresa quale terza forza Plr (c'era Simone Merlini in “pole position”), il Municipio ha affidato la responsabilità delle Finanze, ma non solo; anche della Promozione economica. Silacci si ritrova dunque fra le mani la cassa, che era appartenuta a Davide Giovannacci, più quello che precedentemente era definito Sviluppo economico ed era detenuto da Pini. Poi c'è Bruno Buzzini, cui è stato concesso di proseguire a lavorare nell'ambito delle Opere pubbliche. La prima, grande opera da affrontare è l'abbrivio della Nouvelle Belle Époque, ovverosia la riqualifica degli spazi pubblici del centro urbano, dal Debarcadero alla Rotonda. Buzzini eredita anche da Pier Zanchi l'Ambiente, e con esso la Città dell'energia.

Infine, non cambia nulla per Nancy Lunghi: l'esponente socialista si tiene Socialità, Giovani e Cultura, con “sottocategorie” importanti come il Nido dell'infanzia, gli operatori sociali, l'integrazione e le Arp. Marco Pellegrini, il quarto nuovo entrato in questo nuovo Municipio, assume il Territorio (che pure era di Zanchi), la Logistica (che apparteneva a Buzzini) e il neonato Ente autonomo acqua, Lea.

Emozione e prime parole

Il giudice di Pace Tazio Ratti, oltre a congratularsi con gli eletti e a ringraziare gli uscenti per quanto fatto a favore della cosa pubblica, ha ricordato ai municipali le responsabilità di cui è foriera l’elezione nell’esecutivo cittadino, in primis nei confronti di chi questa responsabilità ha scelto di affidarla loro: i cittadini. Una responsabilità ancora più onerosa, oggigiorno, non potendo fare astrazione dalla complicata situazione socioeconomica a livello globale.

Poi ha parlato Nicola Pini, che è tra l'altro formalmente risultato l'unico candidato ad assumere la carica di sindaco. Visto il risultato elettorale, era scontato. Ma anche le formalità rivendicano attenzione, e in quest'ambito va sottolineato che la candidatura di Pini è stata sostenuta da tutti i municipali eletti con lui domenica, che l'hanno sottoscritta in qualità di proponenti. Tema centrale nel primo discorso di Pini da sindaco è stato quello della gratitudine verso chi l'ha preceduto. Ha infatti ringraziato a più riprese Alain Scherrer, Giuseppe Cotti, Davide Giovannacci e Pierluigi Zanchi «per l’impegno e la passione, nonché per le idee, portate durante il loro percorso a Palazzo Marcacci».

Il sindaco si è poi concentrato sul presente e sul futuro, rilevando dapprima come Locarno sia stato uno degli unici centri del Cantone ad aver aumentato il tasso di partecipazione al voto durante lo scorso fine settimana. «Rappresentano però ancora solo il 56,21% del totale le persone che hanno scelto di esercitare il diritto di voto. Un diritto fondamentale per il quale in passato è anche stata data la vita. Tocca quindi a noi Istituzioni impegnarci a fondo per riavvicinare tutta la popolazione, nessuno escluso, alla politica e di riflesso alla Città stessa. E questo può avvenire solo attraverso l’ascolto e la sana e aperta discussione, nonché il coinvolgimento diretto e attivo della popolazione stessa, come ad esempio avvenuto di recente con i cosiddetti processi partecipativi promossi dalla Città».

Si pensi infatti a quanto organizzato per i parchi giochi, il progetto della Rotonda di piazza Castello o per il Programma d’azione comunale. E il sindaco ha quindi concluso: «Un coinvolgimento che sempre più risulta essenziale, allo scopo di disegnare tutti
assieme, in modo condiviso, la Locarno del futuro».

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