Locarnese

‘Locarno si attivi per un polo universitario culturale’

È l'auspicio della Sinistra Unita, che sul tema ha presentato una mozione al Municipio cittadino

Il Cisa, fra le realtà già presenti sul territorio
(Ti-Press)
9 aprile 2024
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Un polo universitario nell'ambito della cultura a Locarno. È quanto auspica, con una mozione presentata lunedì sera, la Sinistra Unita di Locarno. Primo firmatario è Francesco Albi. Seguono le sottoscrizioni di Rosanna Camponovo-Canetti, Gianfranco Cavalli, Marisa Filipponi, Gionata Genazzi, Aleksandar Malinov, Piergiorgio Mellini e Lorenzo Scascighini.

La premessa è che “il Piano direttore riconosce al Locarnese il ruolo di ‘polo culturale del cantone’, tuttavia, il grosso dell’offerta culturale anche dal lato formativo, con l’apertura del Lac, l’istituzione dell’Usi, il futuro progetto ‘Città della musica’ a Lugano e l’Accademia di architettura a Mendrisio, si sbilancia in favore del Sottoceneri. Alla luce di quanto presentato dalla Città di Lugano lo scorso mese di marzo relativamente a ‘Lugano città universitaria’, ma anche del prospettato polo biomedico di Bellinzona, è indispensabile pianificare il futuro universitario della nostra città”.

Peraltro, il Locarnese ha tutti i numeri per sviluppare un polo universitario nell'ambito delle arti creative, mediatiche e digitali, scrive la Sinistra Unita facendo riferimento a istituzioni come il Cisa, il Locarno Film Festival, la Supsi, l'Usi, la Ticino Film Commission, la Rsi, l'Accademia Dimitri, la Scuola internazionale di scultura di Peccia, la Fondazione Remo Rossi, la Fondazione Marguerite Arp, la Fondazione Monte Verità, nonché i settori filosofico-letterario con la Fondazione Eranos e quello storico-scientifico con l'arrivo del Museo di storia naturale.

Quindi, per “contribuire allo sviluppo socioeconomico della nostra città; di attirare e dare un futuro ai giovani; animare la comunità con il fermento universitario; e ottemperare alla visione cantonale che riconosce Locarno quale capitale della cultura”, al Municipio viene chiesto di “sottoporre al legislativo la richiesta di credito per uno studio che miri ad implementare l’offerta formativa con l’obiettivo di istituire un polo universitario nell’ambito della cultura, con particolare attenzione ai settori delle arti creative, mediatiche e digitali a Locarno”; e di “sottoporre al legislativo la richiesta di un credito per implementare un piano d’azione che miri all’istituzione, in collaborazione con il Decs, con l’Usi, con la Supsi, e altri attori utili, di un polo universitario nell’ambito della cultura, con particolare attenzione ai settori delle arti creative, mediatiche e digitali a Locarno”.

Sempre lunedì sera, il Consiglio comunale ha bocciato la mozione di Matteo Buzzi e cofirmatari per l'introduzione di una zona 30 su via Vallemaggia.

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