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La mini aggregazione comincia dalla scuola

Brione s/Minusio e Orselina lasciano Minusio, vanno sotto la Direzione d'istituto di Locarno, come già previsto da Muralto

In sintesi:
  • Con il nuovo ‘regime’ Scuola dell'infanzia a Orselina ed Elementari a Brione e ai Monti
  • I motivi della svolta: più solidità numerica e anche una diminuzione dei costi
L’impagabile sede della Scuola dell’infanzia a Orselina
(Ti-Press)
26 marzo 2024
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Con la Direzione d’istituto che verrà assunta da Locarno, la scuola in collina tira un sospiro di sollievo e guarda al futuro con maggior tranquillità. Formalmente dall’anno scolastico 2025-26 – ma con effetti concreti già dal prossimo settembre – Orselina e Brione s/Minusio “traslocheranno” dalla Direzione scolastica di Minusio a quella di Locarno (che già è in predicato di accogliere Muralto). Per la collina ciò significa il mantenimento della Scuola dell’infanzia nel Castello Bernese di Orselina e della sede di Scuola elementare a Brione s/Minusio (che ospiterà una sezione di primo ciclo) ma anche la salvaguardia delle scuole ai Monti, dove con l’accordo troveranno casa due sezioni del secondo ciclo.

Vantaggi a largo raggio

Questa soluzione, contenuta nei messaggi che i tre Municipi hanno preparato per i rispettivi Consigli comunali – i quali dovranno poi comunque votarli – è ritenuta la migliore possibile per la collina, dove da anni si è sul chi vive in relazione al problema dell’esiguo numero di allievi. In particolare, la necessità di cambiare “regime” in collina nasceva dalla prospettiva di andare in deroga per la Scuola dell’infanzia, nonché trasformare la pentaclasse di Brione in due sezioni di Scuola elementare e le due sezioni di Locarno Monti in pentaclasse. Unendo le forze, si è fatto di necessità virtù.

Oggi, come accennato, una convenzione lega Orselina e Brione s/Minusio all’Istituto scolastico comunale di Minusio. Alla Scuola dell’infanzia, situata a Orselina, fanno capo i bambini di Orselina e Brione, più alcuni di Minusio alta. A Brione ci sono invece le Elementari, con una pentaclasse.

Qualche anno fa, soprattutto per una questione di costi procapite considerati troppo elevati, Brione aveva intavolato trattative prima con Muralto e poi Locarno, a

aprendo lo scenario di un disimpegno di Brione per quanto riguarda la sede delle Elementari, il che aveva spaventato in primo luogo mamme e papà dell’Associazione genitori degli istituti scolastici di Orselina e di Brione (Agisob). Poi l’allarme era rientrato. Ora, con la nuova soluzione che sarà presentata ai genitori il 9 aprile dalle 20 nella sala del Consiglio comunale di Orselina, la sede di Brione ha una garanzia di sopravvivenza.

Garbani Nerini: ‘Quella proposta giunta dalla Città’

Samantha Garbani Nerini, capodicastero Educazione a Orselina, rileva che «le trattative per capire come affrontare il tema ricorrente della carenza di allievi e salvaguardare la scuola in collina erano ripartite dopo il periodo pandemico. Anche in prospettiva dell’entrata in vigore della nuova Legge sulle scuole, con Brione avevamo ricominciato a guardarci intorno nell’intento di consolidare i numeri e acquisire maggiore stabilità. Per farlo ci eravamo rivolti sia a Minusio – sotto la cui Direzione siamo attualmente – sia a Locarno. Entrambi si sono dimostrati molto aperti nei nostri confronti. Poi verso metà novembre Locarno ci ha fatto una proposta e da lì via le trattative sono decollate in direzione di un’unione delle sedi di Orselina, Brione s/Minusio e Locarno-Monti. La differenza sta nel maggior bacino di Locarno-Monti rispetto a Minusio alta». Concretamente, dunque, la Scuola dell’infanzia continuerà ad avere la sua sede nella cornice unica del Castello Bernese, una sezione di Scuola elementare a Brione s/Minusio e due a Locarno-Monti.

Gandin: ‘Tranquillità per 4-5 anni’

Soddisfazione viene espressa anche dall’omologo di Garbani Nerini a Brione s/Minusio, ovverosia Franco Gandin, che oltre a detenere il Dicastero educazione è anche sindaco. «Andare sotto la Direzione scolastica di Locarno fa l’interesse di tutte le parti in causa. Un aspetto importante è certamente quello finanziario, visto l’abbassamento del costo procapite per allievo, ma non è l’unico. Collaborando con Locarno riusciremo anche a non essere più sempre sotto pressione con i numeri per il mantenimento delle sezioni. Il “nuovo corso” dovrebbe garantire tranquillità almeno per i prossimi 4-5 anni a Brione, Orselina e anche a Locarno, visto l’aiuto reciproco per la sede ai Monti».

Cotti: ‘La strada da seguire è tracciata’

Terzo vertice del nuovo triangolo scolastico è naturalmente la Città, con il capodicastero Educazione Giuseppe Cotti che in Municipio ha le settimane contate (ha infatti deciso di lasciare Palazzo Marcacci) ma non per questo lesina sull’entusiasmo per un traguardo importante quasi raggiunto. Traguardo che, come accennato, va per altro ad affiancarsi a un altro, nel medesimo ambito: l’arrivo, sotto la Direzione unica cittadina, di Muralto. Anche in questo caso è ovviamente necessario l’avallo dei rispettivi Consigli comunali.

«Dopo il dossier di Muralto – commenta Cotti – questo è uno dei pochi rimasti sul mio tavolo e che desideravo fortemente portare a termine. C’è naturalmente ancora un passaggio cruciale da compiere, che riguarda il voto nei vari legislativi comunali; ma la strada da seguire è tracciata e riveste un’importanza significativa, non solo per Locarno, ma per tutti i Comuni coinvolti. L’integrazione delle competenze e dei servizi nel contesto scolastico si tradurrà innanzitutto in vantaggi per gli allievi e le loro famiglie, ma anche per il corpo docente nel suo complesso. Sono anche convinto che la scuola potrà fungere da ponte verso proficue collaborazioni in altri settori. Desidero ringraziare tutti i Municipi coinvolti per l’apertura e la lungimiranza mostrate».

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