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Sotto lo stesso tetto per un ‘volo’ intergenerazionale

Il neonato Gruppo aeromodelli e droni indoor del Gambarogno (Gadig) offre un’alternativa un po’ fuori dagli schemi ai giovani della regione

6 febbraio 2024
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Una passione di gioventù accantonata e ripresa cinquant’anni più tardi, nonché la voglia di trasmetterla ai giovani di oggi, offrendo loro allo stesso tempo un’attività e uno spazio di socializzazione alternativi. È ciò che sta dietro al Gadig, Gruppo aeromodelli e droni indoor del Gambarogno.

Come si evince dal nome, stiamo parlando di aeromodellismo, un hobby «che ho iniziato quando avevo 5 anni e che mi ha portato anche a prendere il brevetto di volo, ma che ho abbandonato in particolare per mancanza di tempo già a 23 anni», ci racconta Ivo Giulietti, il quale confessa che se l’anno scorso, a 73 anni, ha deciso di tornare a questo vecchio amore, è principalmente «per i giovani, mi piace poter dar loro qualcosa attraverso questa attività un po’ diversa dalle altre, ma molto arricchente sotto più punti di vista. Non si tratta infatti semplicemente di far volare i modellini, cosa comunque non evidente, ma i ragazzi imparano anche la meccanica e tutto il resto. Senza dimenticare l’aspetto della socializzazione e condivisione: i giovani possono incontrarsi, scambiarsi consigli e condividere la loro passione comune».

Quanto ai droni, «ho deciso di includerli perché ormai vanno di moda, anche se spesso vengono usati un paio di volte e dopo il primo “schianto” finiscono dimenticati nell’armadio. Io insegno come utilizzarli al meglio e anche le regole da rispettare». Una particolarità del gruppo, che di base si ritrova ogni sabato mattina a Quartino in uno spazio messo a disposizione dal Comune di Gambarogno (in alternativa presso la palestre delle scuole di Vira), sta appunto nel fatto che aerei e droni non volano all’aperto, bensì al chiuso… «Ed è più difficile – fa subito notare Giulietti –. Ma in questo modo, possono pilotare da soli anche giovani sotto i 16 anni, che altrimenti dovrebbero essere sempre accompagnati da un adulto. Oltretutto nel Gambarogno c’è il “problema” della presenza dell’aeroporto di Magadino, dal quale bisogna stare lontano almeno 5 chilometri».

Corsi doposcuola e mini esibizioni

La messa a disposizione di uno spazio adeguato non è l’unico passo compiuto dal Comune verso il Gadig… «Negli anni 50-60, l’aeromodellismo veniva persino insegnato a scuola, così ne ho parlato con il Municipio e, a settembre dello scorso anno, sono stati istituiti dei corsi doposcuola dedicati agli allievi dell’istituto scolastico del Gambarogno. I corsi sono suddivisi in due tronconi: il primo mira a far conoscere le regole e le disposizioni relative all’utilizzo dei droni, ormai sempre più diffusi; il secondo invece prevede la preparazione al volo con aeromodelli radiocomandati indoor. Gli allievi coinvolti – quattro nella prima “edizione”, tre ragazzi e una ragazza – hanno avuto quindi l’opportunità di apprendere le basi tecniche di costruzione e di pilotaggio di questi affascinanti oggetti volanti. I corsi attuali si stanno gradualmente avvicinando alla conclusione e, a partire da marzo, verranno riproposti ulteriori due moduli. Alla fine di ogni corso, i ragazzi avranno la possibilità di far volare droni e aeromodelli, unendosi al gruppo Gadig. In questo modo, saranno costantemente sotto il controllo dell’istruttore e potranno esibirsi in totale sicurezza».

La speranza è poi quella di spiccare il volo… «Con il tempo il gruppo organizzerà eventi ed esibizioni, offrendo ai membri l’opportunità di mettere alla prova le proprie abilità e di confrontarsi con altri piloti, ma soprattutto cercando di coinvolgere la popolazione del Gambarogno e del resto del Ticino. E perché no, attirare altri giovani verso questo mondo».

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il responsabile al numero 076 453 97 63 oppure via e-mail all’indirizzo info@gadig.ch.

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