Locarnese

Frattura ne ‘Il Centro’ di Ascona: D'Andrea se ne va

La municipale lascia il partito e decide di correre da sola alle prossime comunali. Il presidente Passalia: ‘Per noi un fulmine a ciel sereno’

Margherita D’Andrea è a capo dei dicasteri socialità, giovani, sport e tempo libero
(Facebook)
9 gennaio 2024
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Ad Ascona si stanno agitando le acque della campagna elettorale in vista delle comunali del prossimo mese di aprile. Già mesi fa il sindaco Luca Pissoglio (Plr) ha annunciato l'intenzione di lasciare il seggio, per il raggiungimento dell'età di pensionamento. Ora, a poche settimane dal termine della consegna delle liste, i diversi gruppi stanno muovendo le loro pedine.

Una mossa a sorpresa giunge dalla municipale Margherita D'Andrea (Il Centro), che ha scelto di lasciare il partito e di scendere in corsa da sola. “Grazie a quella spinta in più che si chiama coraggio, con una certa emozione, tanta voglia e bisogno di cambiare, ho preso la decisione di ricandidarmi da indipendente, quindi senza rappresentare politicamente il partito de ‘Il Centro’”, ha scritto sui social.

L'abbiamo interpellata per chiederle di spiegarci la sua strategia. «Le ragioni sono diverse. Da una parte ritengo che sia importante aprire un dibattito che vada al di là delle tradizionali dinamiche di partito asconesi, e per questo preferisco smarcarmi; dall’altra penso che sia importante per l'elettorato intraprendere nuove strade, verso un dibattito libero e aperto, creando una discussione e uno scambio intergenerazionale. In questo senso, io mi pongo come candidato super partes».

D'Andrea era entrata in Municipio otto anni fa, senza mai essere stata membro del Legislativo. Ora punta a confermare la carica: «Correre da soli, su una lista che si chiamerà LiberaMente per Ascona, è sicuramente una grande responsabilità – prosegue l'intervistata –. È un concetto piuttosto eloquente e, al tempo stesso, si tratta di una decisione insolita sul territorio. Mi propongo come candidata di tutti, in totale autonomia, con la consapevolezza che l’unico modo che abbiamo per cambiare, migliorare, rendere il nostro Comune più vicino ai cittadini e più efficiente è quello di impegnarsi in prima persona, di metterci la faccia. La politica, quella vera, è impegno, passione e condivisione. So che sarà una grande sfida, ma io sono pronta». Quali i temi sui quali intende porre l'accento nella sua campagna in vista del voto del 14 aprile? «Li sto definendo e non mancherò di comunicarli non appena sarà pronto il mio programma elettorale. Sarà una sorta di esperimento pionieristico per Ascona».

“Il Centro” del Borgo si ritrova quindi a dover correre senza la sua municipale uscente. Sull'improvvisa partenza abbiamo chiesto una reazione al presidente sezionale Marco Passalia: «La decisione di D'Andrea è stata unilaterale e ci è giunta come un fulmine a ciel sereno nel corso della riunione della direttiva del partito di lunedì sera – spiega –. Posso garantire che da parte nostra l'abbiamo sempre sostenuta. Volevamo confermarla come candidata. Ma il fatto d'inserirla su una lista forte non è stato di suo gradimento. Probabilmente aveva il timore di restare fuori dalla rosa degli eletti. Insomma, ha anteposto il “cadreghino” all'interesse di partito». Una domanda a bruciapelo: mirate alla poltrona di sindaco? «Stiamo definendo la lista. Su questo tema il gruppo scioglierà le riserve dopo la consegna ufficiale dei nominativi dei candidati, prevista il prossimo 22 gennaio».

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