Locarnese

Cordoglio per Aldo Rampazzi, sindaco con Ascona nel cuore

Alla testa del Comune dal '96 al 2012, verrà ricordato per il suo attaccamento al territorio e anche per aver presieduto Ticino Turismo

Aldo Rampazzi
(Ti-Press)
27 novembre 2023
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Cordoglio nella regione per la notizia della morte di Aldo Rampazzi, già sindaco di Ascona, presidente di Ticino Turismo e volto molto noto nel Locarnese. Nato il 4 ottobre 1947, asconese Doc, aveva studiato architettura all’Eth di Zurigo, città dove aveva anche lavorato per due anni. Rientrato in Ticino, nel 1977 aveva aperto il proprio studio di architettura in Borgo. Come rappresentante del Plrt era stato attivo per più di trent’anni in politica comunale, ricoprendo dal 1996 al 2012 la carica di sindaco.

Tra i maggiori temi che l’avevano interessato da vicino, sicuramente quello delle aggregazioni intercomunali, ma anche le opere di abbellimento e riqualifica «contribuendo a fare di Ascona il gioiellino che è oggi – commenta il suo successore, e attuale sindaco, Luca Pissoglio –. Di Aldo posso dire che mi ha insegnato molto, forse soprattutto a mediare per costruire, che in politica è molto importante. Ho sempre ammirato la sua capacità di entrare in relazione con la gente, la sua battuta pronta. Per me, devo dire, da questo punto di vista subentrargli non è stato affatto facile...».

Come sindaco «con il pallino delle riqualifiche stradali, ma ovviamente non solo», lo ricorda l’ex segretario comunale Renato Steiger, al suo fianco in Comune per 20 anni, fino al 2012: «Ascona era la sua Ascona. Attaccatissimo al Borgo, molto informato sui dossier, è stato un sindaco vero, impegnato e – cosa forse non nota a tutti – molto sensibile verso le persone più fragili. Mi mancherà».

Presidente di Ticino Turismo

Un altro incarico importante assunto da Rampazzi era stato, nel 2015, quello di presidente del Cda della neo-costituita Agenzia turistica ticinese (Att), che aveva sostituito il precedente Ente ticinese per il turismo (Ett). Oltre a ciò, Aldo Rampazzi è stato attivo anche in altri contesti importanti come le Isole di Brissago e il Locarno Film Festival, dai quali si era in seguito allontanato per sopraggiunti problemi di salute. Fabio Bonetti, direttore dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli, lo ricorda come «una persona che pur avendo a cuore Ascona, ha sempre avuto una visione regionale nell’ambito della promozione turistica». Ne è un chiaro esempio il sostegno dato a progetti quali il Centro balneare a Locarno, gli impianti turistici di Cardada e la stazione sciistica di Bosco Gurin.

Alla moglie Miriam, ai figli Matteo e Guendalina, al fratello Carlo e alla sorella Michela vadano le condoglianza della nostra redazione. I funerali si svolgeranno mercoledì dalle 11 al Centro funerario e crematorio di Riazzino.

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