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Funivia a Intragna e multe a Orselina, è l’ora delle firme

Consegnate in Cancelleria 150 sottoscrizioni a favore di un impianto via fune alternativo. In collina in 380 chiedono meno zelo agli ausiliari di Polizia

28 ottobre 2023
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Sono state consegnate ieri alla cancelleria di Centovalli le firme dell’iniziativa ‘Funivia Intragna-Pila’. Lanciata lo scorso mese di agosto, è stata sottoscritta da 150 cittadini domiciliati. Lo scopo di questa iniziativa, ricorda il promotore, Arnaldo Dillena “è di preservare la frazione di Pila dal completo abbandono e di evitare che si trasformi in un dormitorio di sole abitazioni secondarie. Su questo punto, la nostra iniziativa realizza quello che il Municipio ha proclamato quando si discuteva, anni or sono, della costruzione della strada per collegare Intragna alla frazione sulla montagna. Allora – ricorda l’interessato – l’esecutivo scriveva al Consiglio di Stato che bisognava conservare la frazione di Pila come residenza primaria, in questi termini: ‘nella strategia politica comunale, la frazione di Pila, grazie alla sua posizione geografica e al clima deve essere tenuta in considerazione come luogo di residenza primaria di qualità. È dunque nostra volontà di fare della frazione un punto di residenza primaria incantevole’”. Dillena e i sostenitori del suo progetto, alternativo a quello dell’autorità municipale, si dicono convinti che “la nostra iniziativa risolva positivamente il problema dello spopolamento della località. La megafunivia progettata dal Comune per un ipotetico sviluppo turistico a Costa, invece, non aiuta a raggiungere tale obiettivo. Inoltre per la megafunivia non ci sono più i soldi, perché il Municipio ha già consumato 5 milioni di franchi del sussidio di 11 milioni stanziato nel 2017 dal Gran Consiglio senza neppure aver battuto un chiodo”. Ricordiamo che il sussidio interessa due funivie: oltre a quella in questione, anche la Verdasio-Rasa (per il quale, notizia di questi giorni, dovrebbe arrivare un rinnovo della concessione fino al 2024).

Secondo gli iniziativisti, in ogni caso, “la migliore soluzione per Pila resterebbe il collegamento con una strada da Calezzo della lunghezza di circa 500 metri, che costerebbe molto meno della megafunivia progettata dall’autorità. Ciò porterebbe un reale sviluppo della frazione con vantaggi per il Comune e per gli abitanti. A tale proposito, il Municipio sempre con lettera al Consiglio di Stato ancora scriveva, ‘questa frazione potrà rivivere unicamente con un collegamento stradale poiché la funivia, la cui stazione lambisce la frazione senza poterla convenientemente servire, non può assicurare un collegamento soddisfacente. Una frazione che l’autorità comunale e cantonale non può far morire (...) Il Comune ritiene che sia giunto finalmente il momento di riprendere con celerità lo studio definitivo del collegamento stradale con Pila anche per una questione di dignità, ritenuto che si tratta di una frazione che riteniamo importante nella nostra realtà comunale ma fortemente discriminata verso il resto del cantone’”.

In conclusione, Dillena auspica che “Il Municipio abbandoni l’idea della dannosa megafunivia, e risolva finalmente il problema del collegamento con Pila come da noi auspicato. Se si dovrà votare, siamo certi già sin d’ora che il segreto delle urne ci darà ragione. In caso contrario proporremo di cambiare anche il nome di Pila, in ‘Z.......Heim’ o qualcosa di simile”. Nel ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto l’iniziativa, il capofila dei promotori si augura che anche il Movimento per le Valli, neocostituito gruppo politico che si batte a difesa delle zone discoste, sostenga questa causa. Il Municipio ha ora un mese di tempo per riflettere sul da farsi.

No all’accanimento dei controlli in materia di parcheggi

A Orselina, invece, saranno consegnate lunedì alla Cancelleria le 380 firme della petizione che chiede lo ‘stop’ all’accanimento dei controlli in materia di parcheggi sul territorio comunale. Una petizione lanciata lo scorso 14 agosto e che dunque è da considerarsi riuscita dal punto di vista degli Amici di Orselina, un gruppo spontaneo di cittadini che ha scelto quale propria ‘sede’ il Ristorante Funicolare. Un problema, come testimonia il sostegno popolare (a firmare i formulari sono stati non solo i domiciliati, bensì anche i visitatori di giornata, gli habitué della rinomata località collinare e dei suoi esercizi pubblici, come pure i turisti da tutta la Svizzera), molto sentito e che, nelle ultime settimane, sembrava aver portato a un (illusorio) ‘allentamento‘ della pressione da parte dei tutori dell’ordine della Polizia comunale di Locarno. «Un’illusione – ci ha spiegato uno dei promotori – visto che in occasione della recente Festa in collina del 22 ottobre, le multe ai veicoli in sosta (che non intralciavano il traffico) sono fioccate, nonostante l’appello alla tolleranza, colpendo addirittura i parabrezza degli organizzatori». Insomma, a Orselina la misura è colma. «È chiaro che ci sono problemi di comunicazione e gestione da parte del Comando della polizia di Locarno. Tutte queste contravvenzioni scattivano anche il turismo, perché le tre ore di sosta concesse non permettono alla gente nemmeno di visitare il Sacro Monte del Sasso o fare una passeggiata in collina in tutta tranquillità». Discorso che coinvolge, non da ultimo, anche i fornitori di ristoranti e commerci. Quaranta franchi di contravvenzione non glieli toglie nessuno. Disavventure che creeranno una pubblicità negativa. Si opera col timore che scada il tempo a disposizione.

Arroganza e zero tolleranza

La cosa che sembra tuttavia dare più fastidio ai petizionisti, è la mancanza di educazione e ascolto da parte di alcuni ausiliari della Polcom, ritenuti «spavaldi e arroganti nei modi di fare. Se uno sbaglia, è logico venga punito, ma risposte lapidarie del tipo: ‘Se non le va, contesti la multa’ sono la prova di un totale distacco, quasi una sorta di muro. Zero ascolto, ancor meno possibilità di dialogo. Sembrano messi lì solo a far cassa. Serve invece una polizia di vera prossimità, meno severa e più tollerante, disposta all’aiuto dei cittadini. Se necessario il Municipio valuti forme di collaborazione con altri corpi di polizia». Intanto, con l’arrivo di novembre, la situazione dovrebbe farsi più sostenibile per esercenti e commerci, visto che verrà sospeso temporaneamente il limite di sosta delle tre ore. Ma da marzo in poi, come sarà?

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