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Locarno e la manovra... di parcheggio

Da settembre i posteggi in città si pagheranno per tre ore in più al giorno. Una mozione chiede di fare marcia indietro, il Municipio difende la decisione

25 agosto 2023
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Quella che potrebbe sembrare una manovra “contro” i cittadini di Locarno, in realtà è stata messa in atto proprio per tutelare i contribuenti locarnesi. Sì perché come ci spiega il municipale Davide Giovannacci, l’alternativa sarebbe stata «gravare unicamente sui contribuenti di Locarno».

Stiamo parlando della questione parcheggi, con un cambiamento piuttosto rilevante che entrerà in vigore esattamente tra una settimana, il primo settembre: quel giorno nella località sul Verbano entrerà in vigore la modifica – risoluzione approvata dall’Esecutivo lo scorso 30 maggio – dell’Ordinanza concernente il prelievo delle tasse di parcheggio, che porterà alla (re)introduzione del pagamento dei posteggi durante la fascia della pausa pranzo e il prolungo dell’orario. In pratica chi vorrà parcheggiare la propria vettura in giro per Locarno, dovrà pagare già a partire dalle 7 (finora erano le 8) fino alle 19 (come prima), compreso quindi anche tra le 12 e le 14, fascia oraria nella quale fino a oggi l’utilizzo degli stalli era gratuito.

Per chi si oppone, oltre agli utilizzatori penalizzate anche le attività commerciali

Una novità che, pur non incontrando in un primo momento particolari opposizioni (a Palazzo Marcacci non sono infatti giunti ricorsi), a pochi giorni dalla sua introduzione ha fatto storcere il naso al consigliere comunale del Centro Giuseppe Abbatiello, il quale ha presentato una mozione intitolata proprio “No all’ordinanza concernente il prelievo delle tasse di parcheggio e per l’uso dell’autosilo Largo Zorzi” (dove in realtà già si paga sulle 24 ore). Nel suo scritto Abbatiello afferma che nel prendere la sua decisione il Municipio non ha tenuto “adeguatamente conto delle conseguenze. Infatti, si manifesterà un significativo svantaggio economico e pratico per gli utilizzatori dei parcheggi, per gli esercenti durante le pause pranzo e quelle del caffè del mattino, nonché in generale per tutte le attività commerciali che dipendono da tali utenti. Tutto questo, in un periodo fortemente critico dal punto di vista finanziario per i singoli, le famiglie e per i commerci”. Di conseguenza, il membro del Legislativo chiede l’abolizione degli articoli dell’ordinanza riguardanti il prelievo delle tasse di parcheggio e la sospensione degli stessi fino alla decisione da parte del Consiglio comunale riguardo alla sua mozione.

Giovannacci: ‘Toccato principalmente chi arriva da fuori, non (solo) i nostri cittadini’

«Non posso parlare a nome di tutto il Municipio, ma personalmente sono contrario, l’ordinanza è stata pubblicata e sono state effettuate le modifiche necessarie a livello tecnico e organizzativo, per cui siamo pronti a partire», risponde Giovannacci, al quale abbiamo chiesto di illustrarci le motivazioni dell’Esecutivo di Locarno… «Negli ultimi anni come Città abbiamo investito moltissimo sul trasporto pubblico e in generale sulla mobilità lenta, passando da costi per 800mila franchi a quasi due milioni. Un investimento importante che non può rimanere fine a se stesso, bisogna incentivare l’uso dei mezzi pubblici, anche attraverso misure come quelle relative alle tasse di parcheggio. Il discorso vale in generale per la mobilità sostenibile, ambito nel quale abbiamo fatto (penso in primis al servizio di bike sharing, ma anche agli incentivi per l’abbonamento Arcobaleno) e faremo ancora molto, ad esempio relativamente alle ciclopiste. È infatti anche sulle biciclette che speriamo possa riversarsi una parte delle persone che decideranno, magari proprio in seguito alle modifiche relative alle tasse di parcheggio, di optare per un mezzo di trasporto differente dall’automobile, contribuendo così a mitigare il problema del traffico motorizzato».

Va da sé che «spingere (e investire) così tanto nella mobilità sostenibile e poi permettere alla gente di posteggiare gratis, sarebbe un controsenso. E l’aumento dei costi da una parte, doveva giocoforza venir compensata da un’altra. La decisione – oltretutto una sorta di via di mezzo rispetto ad altre città svizzere che hanno adottato una politica dei parcheggi ancora più “aggressiva” – di estendere la fascia oraria di prelievo delle tasse di parcheggio, ci permette di recuperare almeno una parte dei fondi investiti gravando soprattutto su chi arriva da fuori città e decide di non utilizzare i mezzi pubblici. L’alternativa sarebbe stata far pesare quei costi unicamente sui cittadini di Locarno – che di base non dovrebbero utilizzare la propria vettura per spostarsi in città – attraverso il moltiplicatore, e non ci sembrava proprio giusto».

Il responsabile del Dicastero finanze e sicurezza assicura comunque che «durante il mese di settembre verrà utilizzato il buon senso e gli agenti invece che dare le multe, in prima battuta e durante le nuove fasce orarie, lasceranno un biglietto per sensibilizzare sul cambiamento».

Progetti autosili, la situazione

Rimanendo in tema parcheggi e in particolare autosili, ricordiamo che a Locarno sono diversi i grossi progetti in ballo. Per quello del Parco Balli (Città Vecchia) la variante pianificatoria è già stata votata dal Consiglio comunale ma è, a seguito di alcuni ricorsi, ferma al Consiglio di Stato. Un ricorso (e dei vizi di forma) si è messo sulla strada anche della nuova struttura che dovrebbe sorgere a Locarno Monti, costringendo in questo caso il Municipio e il Legislativo a revocare il credito di progettazione e realizzazione già votato (nel 2021), esercizio che andrà quindi ripetuto una volta che l’Esecutivo avrà deciso se e come riproporre l’investimento, in particolare relativamente ai contributi di miglioria. Per quel che riguarda l’autosilo previsto a Solduno, a Palazzo Marcacci stanno analizzando le osservazioni della popolazione in merito alla variante pianificatoria presentata pubblicamente. Va infine ricordato anche lo studio pianificatorio in atto per la zona delle Cinque Vie, che contempla anche l’interramento del grande posteggio Fart.

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