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Così Locarno intende gettare ombre sulla città

Decisa una strategia a tutto campo, con investimenti pubblici e incentivi destinati ai privati, per combattere le isole di calore urbane

Per portare frescura nei periodi estivi più roventi
(Ti-Press)
21 agosto 2023
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Locarno ha deciso di dar battaglia alle isole di calore, a quelle porzioni di territorio che subiscono maggiormente l’effetto del surriscaldamento, con conseguenze negative per l’essere umano e per l’ambiente in senso lato. Il Municipio ha già deciso la strategia da seguire: in sintesi, verranno introdotti incentivi destinati a chi adotta misure per ridurre gli effetti negativi di queste aree bollenti. Ma ci sono anche alcuni progetti pubblici... Il tema verrà discusso nel corso di un prossimo Consiglio comunale.

I periodi di canicola che si susseguono nel corso di estati sempre più roventi, assieme alla volontà di migliorare la qualità di vita degli spazi urbani, hanno spinto il Municipio ad agire. Uno studio commissionato tramite la “Regione energia Verbano” (Rev), di cui fanno parte altri Comuni dell’agglomerato, ha permesso di individuare le migliori strategie. Per prima cosa, Locarno ha deciso di quantificare il fenomeno.

Con il drone per la termografia dei diversi quartieri

La scorsa estate sono stati effettuati dei voli con droni per eseguire la termografia del territorio cittadino. Dalle immagini aeree è emerso che la pavimentazione gioca un ruolo fondamentale: Largo Zorzi, ad esempio, scotta molto di più della Piazza Grande o della zona in ghiaia della Rotonda di Piazza Castello. Dove gli edifici sono molto vicini e si affacciano su strade strette (Città Vecchia) c’è più ombra e quindi il calore viene mitigato. I parchi (come quello del comparto Santa Caterina), così come le aree verdi in zona Saleggi e il fiume, portano refrigerio. Per i rivestimenti dei tetti, le soluzioni più efficaci sono le tegole o i pannelli fotovoltaici.

Per il Municipio si tratta ora di agire laddove è necessario. Saranno quindi da prevedere interventi “nello sviluppo dei singoli progetti comunali che interessano piazze, strade o edifici comunali – spiega l’Esecutivo nel suo messaggio –. Ciò vale per progetti già realizzati (ad esempio via Luini con le nuove alberature, piuttosto che la passeggiata del viale del Lido, con la pavimentazione drenante e di colore chiaro), ma ancora di più per quelli in corso. Si pensi agli spazi pubblici del centro urbano, al futuro sviluppo di Piazza Castello, al parco del Passetto, ma anche all’esito del concorso per l’ampliamento delle scuole elementari di Solduno. In tal senso, dal momento in cui si investe su nuove opere, non sono previsti costi supplementari significativi, ma piuttosto un diverso approccio progettuale. Il beneficio, oltre che di benessere per gli utenti di queste strutture, dal lato finanziario deriva ad esempio da una migliore isolazione termica dell’edificio o da un adeguato ombreggiamento che portano a un risparmio di energia legata alla produzione del freddo o alla ventilazione dei locali in senso lato”. In quest’ambito si inserisce anche l’alberatura prevista dal progetto di messa in sicurezza e riqualifica di Via Varenna (investimento totale: 1,8 milioni di franchi).

In Piazza Castello la ‘città spugna’ assieme al Festival del film

Per gli spazi pubblici del centro urbano, il lavoro si sta concentrando su future alberature in Largo Zorzi e in Piazzetta Remo Rossi, unitamente al concetto di punti d’acqua o fontane, pensato per i vari ambienti. Per la Piazza Castello sta prendendo piede l’idea di applicare il principio della cosiddetta “città spugna”, vale a dire una soluzione che permette di gestire l’apporto idrico all’interno di una determinata area in situazioni estreme: “È un progetto promosso dal Film Festival, in collaborazione con uno dei suoi sponsor, per rafforzare il principio della sostenibilità della manifestazione dal punto di vista ambientale. In poche parole, partendo dall’assunto che il cambiamento climatico si caratterizza per eventi estremi, si adottano soluzioni che favoriscono la ritenzione d’acqua nel suolo in caso di forti precipitazioni, per poi facilitarne la ‘restituzione’ in momenti di grande calura”.

Gli incentivi per i privati

Detto di quello che la Città farà su suolo pubblico, la proposta municipale si concentra in massima parte sugli incentivi destinati ai privati che intendono intervenire per contrastare le isole di calore sulle loro proprietà, per mitigarne gli effetti negativi. Una decina gli ambiti presi in considerazione: un contributo massimo di 5’000 franchi per il rinverdimento di facciate di almeno 20 metri quadri, anche con rampicanti sistemati a terra; aiuti finanziari per sviluppare spazi pubblici/privati secondo criteri climatico-ecologici, con nuove piantagioni o riportando a verde aree pavimentate (vengono inoltre proposte delle modifiche normative a favore delle aree verdi, rispettivamente si istituirà un premio per il miglior progetto). E ancora: “ombreggiare e raffrescare superfici di sosta e transito, sviluppando progetti pilota o provvisori per verificare l’effetto concreto e il gradimento tra la popolazione. Si possono pure sostenere con piccoli importi degli interventi privati aventi il medesimo scopo, anche se si impiegano varietà da frutto per pergole o simili”. Incentivi (dai 20 ai 35 franchi al metro quadrato) verranno versati a chi intende rinverdire i tetti piani, in modo intensivo o estensivo: “Si tratta di una pratica interessante da gestire unitamente al sostegno per gli impianti fotovoltaici”. Interessanti pure le superficie d’acqua, con sistema di accumulo della pioggia, anche sotto forma di specchi d’acqua. La Città intende elargire contributi a chi rimpiazza superfici impermeabili con pavimentazioni permeabili o verdi. Un’alternativa è quella di scegliere dei colori più riflettenti che non accumulano calore. E non sono che alcuni esempi...

Sarà il regolamento che definirà meglio le cifre e le modalità per ottenere gli incentivi. La cifra complessiva che il Municipio propone di mettere a disposizione per una durata di tre anni ammonta complessivamente a 460mila franchi (di questi, 80mila sono destinati a interventi di competenza del Comune).

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