Locarnese

Finisterre, musica contemporanea in pellegrinaggio

La rassegna si svolgerà tra il Monte Verità, Muralto, le Isole di Brissago, la Valle Onsernone e i Bagni di Craveggia

Con La Via Lattea alla ricerca del ‘Paradiso terrestre’
(Ti-Press)
21 luglio 2023
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Sta per approdare nel Locarnese il festival Finisterre, un pellegrinaggio fra musica e paesaggio. Si svolgerà dal 28 luglio al primo agosto in diverse località: Monte Verità, Muralto, Isole di Brissago, Valle Onsernone e Bagni di Craveggia. Una novità nel panorama culturale regionale, che vedrà la partecipazione di oltre 40 artisti, provenienti da vari Paesi: proporranno composizioni, performance e installazioni.

Finisterre nasce dal desiderio di creare un punto di incontro fra Nord e Sud delle Alpi. Ne sono promotori due festival per certi versi affini, Neue Musik Rümlingen (Basilea), una delle rassegne svizzere più innovative nel campo della musica contemporanea, e La Via Lattea, pellegrinaggio musicale del Teatro del Tempo che si è affermato in Ticino per la qualità e l’originalità delle sue proposte. A questi si aggiunge la neonata Associazione Olocene, Forum culturale della Valle Onsernone.

“Comune denominatore è l’idea di pellegrinaggio, cui rimanda il titolo Finisterre, inteso come esperienza di scoperta e di cambiamento – specificano gli organizzatori –. Musica, teatro, danza si incontrano lungo un percorso che tocca luoghi emblematici della regione. Un'occasione di confronto con l'arte, in particolare quella contemporanea, ma anche un invito a scoprire il territorio in una prospettiva diversa. Un festival itinerante in cui il piacere dell'ascolto si unisce al piacere del camminare, coinvolgendo un pubblico trasversale in un progetto artistico che diventa sinonimo di incontro e condivisione”.

A chi si rivolge la vostra proposta?

«A un pubblico interessato alla musica contemporanea, a persone curiose, che amano la natura e che desiderano lasciarsi sorprendere – rispondono Johannes Rühl e Tumasch Clalüna, due dei curatori della rassegna per Neue Musik Rümlingen –. Le proposte del nostro festival sono aperte e mirano a sciogliere quella nebbia che circonda la musica contemporanea. La Via Lattea ha uno scopo molto simile».

Mario Pagliarani, del Teatro del Tempo, aggiunge: «Le nostre proposte si rivolgono a un pubblico estremamente variegato. La Via Lattea, in questi quasi vent'anni di lavoro, è diventata una sorta di comunità che raggruppa le persone più diverse, che amano la musica e la natura. Quest'anno coinvolgiamo anche chi viene da fuori, dalla Svizzera tedesca, dalla Germania e dall'Italia. Finisterre diventa quindi un'occasione per mostrare cosa si fa in Ticino a livello di ricerca musicale».

Come mai avete deciso di unire le forze per proporre una manifestazione unica?

Sempre Pagliarani: «L'idea nasce dalla volontà di creare un ponte culturale tra Svizzera tedesca e Ticino, ciò che in questo ambito capita troppo raramente. Riusciamo così a collegare l'esperienza di un festival importante a livello europeo, il Neue Musik Rümlingen, con una realtà più piccola come la nostra, che per certi versi ha delle affinità: oltre a fare ricerca musicale, si vuole inventare di volta in volta dei formati d'ascolto diversi da quelli tradizionali».

Rühl e Clalüna: «I due festival, Rümlingen e La Via Lattea, si conoscono da anni. Hanno già collaborato in passato. Da annoverare pure i forti rapporti con la Valle Onsernone, dove ultimamente stanno emergendo attività musicali straordinarie: un’accademia estiva per musica contemporanea e una residenza artistica». Di più: «Essendo le nostre manifestazioni molto particolari – aggiunge Clalüna –, ha sicuramente senso creare una manifestazione unica. Il progetto assume maggiore importanza e vengono canalizzate le forze di tutti, in modo corale».

Perché avete scelto alcune località del Locarnese?

«Sono luoghi uniti da un forte scambio d'idee – rispondono i due rappresentanti del festival basilese –. Il Monte Verità, la sua storia e i movimenti avanguardisti, con effetti giunti fino ai nostri giorni; mentre la Valle Onsernone negli ultimi cento anni è stata più volte meta di persone che hanno proposto una visione diversa del mondo e che volevano metterla in pratica nella solitudine dei loro racconti. Con Finisterre ripercorriamo queste vie, usandole come palcoscenico per forme di espressione molto diverse. C'è tanto da scoprire, sia in termini di paesaggio che di musica».

«La scelta dei colleghi penso dipenda soprattutto dalla loro predilezione per la regione del Locarnese, per questo territorio e la sua storia – conclude Pagliarani –. Nostra, invece, la scelta di sfruttare le Isole di Brissago, perché funzionavano magnificamente con l'idea della navigazione di San Brandano».

Artisti internazionali, che si sono recati in pellegrinaggio sul Monte Verità e in Onsernone, si confronteranno in modo del tutto personale con le vecchie e con le nuove possibili utopie. Tutte le opere del festival sono state create espressamente per questi luoghi e per queste peregrinazioni, e verranno eseguite per la prima volta. L'essere in movimento, sia fisicamente sia interiormente, è alla base di Finisterre.

Con La Via Lattea alla ricerca del Paradiso terrestre

Tra le nuove produzioni di Finisterre si inserisce anche la 19esima edizione de La Via Lattea, che quest’anno approda per la prima volta nel Locarnese. Fedele alla sua formula – quella di un pellegrinaggio musicale laico ed ecologico – seguirà la rotta della Navigazione di San Brandano, leggenda medievale che narra le avventure di un monaco irlandese partito per mare con altri confratelli alla ricerca del Paradiso terrestre. Una leggenda che offre lo spunto per un’avventura nello spazio e nel tempo, dal Medioevo ai nostri giorni, alla scoperta di nuovi mondi sonori. Il viaggio comincia con un concerto-spettacolo nella splendida chiesa romanica di San Vittore a Muralto e prosegue via lago verso le Isole di Brissago che per l’occasione si trasformano nel Paradiso terrestre. Qui avranno luogo le prime esecuzioni di tre composizioni scritte su misura per l’Isola Grande e per la chiesa romanica scoperchiata che sorge sull’Isola Piccola. Ancora una volta La Via Lattea invita a praticare forme d’ascolto inconsuete, in un dialogo intenso fra musica, architettura e paesaggio che mira anche a stimolare la riflessione ecologica sul nostro pianeta.

L'apertura ufficiale del Festival è prevista venerdì 28 luglio, alle 18, sul Monte Verità, con un concerto di percussioni, il saluto delle autorità (Dipartimento della cultura di Basilea Campagna, Comune di Ascona e Decs Ticino). Gli altri appuntamenti sono programmati da sabato 29 luglio a martedì primo agosto nelle diverse località. I dettagli del cartellone sono su neue-musik-ruemlingen.ch e su teatrodeltempo.ch.

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