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‘avantiavanti’, così la spesa non ha mai fine

A Intragna da aprile è attivo il primo negozietto del Ticino dove è possibile fare acquisti 24/24 tutto l'anno. La clientela non manca. Ecco come funziona

22 giugno 2023
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La spesa a qualsiasi ora del giorno e della notte, sette giorni su sette, all’americana. A Intragna, all’ombra del campanile più alto del Ticino, dallo scorso mese di aprile tutto ciò è possibile. Grazie al piccolo negozio di generi alimentari di paese ‘avantiavanti’, gestito da Ursula Gerber, col sostegno di Hannes Schneider, dipendente di un’altra azienda nella valle che ha curato gli arredi e da Barbara, che assicura qualche ora di presenza e che è sempre reperibile in caso di necessità. Con loro, a far da spalla, Stefan Früh, proprietario dello stabile che accoglie il negozio nonché rappresentante, per il Ticino, della ditta che fornisce la cassa automatica necessaria al funzionamento, notturno, del punto vendita. ‘avantiavanti’, va subito precisato, non è pensato per aperture d’emergenza o su chiamata e non ha nulla a che vedere nemmeno con una sperimentazione che obbliga il personale di vendita a straordinari la notte facendo infuriare i sindacati. Si tratta di un’interessante offerta per i clienti (che va ben oltre i distributori automatici) che possono andare a fare la spesa a qualsiasi ora del giorno e della notte.

Un luogo d’incontro e di socializzazione

In questi pochi metri quadrati di spazio arredato con semplicità e in stile quasi vintage si trova l’assortimento di base per le esigenze quotidiane (ben 500 gli articoli a disposizione e tanto di bilancia per la pesa) e non solo in termini materiali. Verdure fresche e altri articoli principalmente di qualità biologica e, laddove possibile, provenienti dalla regione. Così se siete in ritardo e cercate ad esempio biscotti, latticini, pasta, verdure, detersivi o cibo per gatti non avete che da fiondarvi nel negozietto e fare i vostri acquisti. E la risposta, da parte della clientela, locale e da fuori (moltissimi i turisti soprattutto d’estate), non si è fatta attendere: «Dopo la nostra lunga esperienza (durata 26 anni) quali gestori della casa di vacanza al Forno, a Pila, discutendo con Stefan che a Intragna possedeva un distributore automatico abbiamo iniziato a riflettere sull’eventualità di questo negozietto. In un primo momento, lo ammetto, ero un po’ scettica su questo sistema di vendita. Nel mio paese d’origine, nel canton Berna, avevo comunque già visto simili realtà. Inoltre la mia esperienza nel settore Bio mi portava a creare qualcosa di originale e diverso, a contatto con la clientela, uno spazio di vita sociale alternativo ai bar dove la gente si incontra e scambia quattro chiacchiere e qualche confidenza. Abbiamo capito che potevamo fare qualcosa di bello». Così è stato.

Il lettore QR, il portiere di notte

Ma per rendere questo piccolo negozio di vicinato un ‘unicum’ serviva l’aiuto della tecnologia. A svelarcela è Stefan Früh: «L’apertura non stop è resa possibile da un lettore QR installato all’entrata. In pratica il cliente che possiede la carta fedeltà del negozio (già oltre 150 i detentori) appoggia il suo tesserino, il lettore registra i dati e la porta del negozio si apre. Fa i suoi acquisti e paga (in contanti, con carte prepaid, di credito, o via Twint). Accanto alla cassa c’è un libretto. Qui i clienti possono lasciare eventuali messaggi. C’è anche un numero di telefono in caso di emergenza. Chi non possiede la carta può invece accedere all’interno scaricando sul telefonino da un link (tramite un link al sito web) le informazioni necessarie. L’interessato lascia i suoi dati e per noi non sussistono problemi di sorta». Va da sé che quando Ursula o il team sono presenti (solitamente dalle 8 di mattina alle 20) la porta rimane normalmente aperta.

Indigeni e turisti, tutti in bottega

Che l’avventura della coppia e dei loro collaboratori sia iniziata col piede giusto è fuori dubbio: «Attraverso il passaparola e la collaborazione dei proprietari di strutture ricettive della zona abbiamo subito trovato molti clienti. I turisti che giungono nella nostra regione, in particolare, apprezzano la nostra offerta. Possono fare acquisti in qualsiasi momento del giorno e della notte e se anche arrivano da lontano, non hanno da stressarsi e correre per arrivare prima che il punto vendita chiuda. Il vantaggio di questo negozietto è che siamo anche in grado di recepire quelle che sono le richieste della clientela e quindi possiamo adeguarci e reperire la merce desiderata in breve tempo. Qui da noi tutto è piccolo ma efficace!» afferma, con un sorriso compiaciuto, Ursula.

Le fa eco un’anziana cliente di origine confederata: «Ha salvato il paese con questo negozio sotto la porta di casa; è grazie anche a loro se oggi io posso vivere a Intragna e non devo scendere a Locarno a fare acquisti». Senza entrare in concorrenza con altri piccoli spacci di paese della regione (a Intragna sono circa 15 anni che l’ultimo negozio ha chiuso i battenti), questo punto vendita di prossimità potrebbe rappresentare, col tempo, chissà, un’idea replicabile altrove. Salvando così dallo spopolamento altre piccole realtà di valle e generando un piccolo indotto locale. «Cerchiamo di acquistare da produttori regionali della valle, a seconda delle loro opzioni di consegna. Naturalmente anche quest’ambito può svilupparsi ulteriormente. Se si potessero garantire maggiori vendite, sarebbe anche più utile per un’azienda adeguarsi e regolare la propria produzione di conseguenza» conclude Ursula. Una scelta, la loro, sicuramente coraggiosa e virtuosa. Una forma di solidarietà tra compaesani e ospiti a tutto vantaggio del territorio. Gente perlopiù anziana, non in grado di guidare e quindi costretta a trovare qualcuno per farsi accompagnare. Un negozio lontano dai centri, come in molte frazioni sparse nelle campagne, non è solo un esercizio commerciale, ma un vero e proprio punto di riferimento che risponde alle varie necessità quotidiane per l’intera comunità. Sono attività che mantengono e rafforzano il legame tra la gente sul piano sociale, nelle quali, a differenza dei supermercati dove molte cassiere si limitano a un semplice “ha la tessera?”, si instaura un dialogo più stretto con il cliente. C’è sempre il tempo per fare due chiacchiere o anche solo un saluto con chi entra nel negozio. Molto più di uno spaccio di paese, è un servizio pubblico. Avanti... così dunque.

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