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Quando a contare è il gesto (di solidarietà)

La busta (con i soldini) di compleanno di Yannick ‘sparisce’ dalla bibliocabina, un gruppo di mamme da tutto il Ticino si mobilita per ridargli il sorriso

In sintesi:
  • L’aveva inserita la sorellina (6 anni) in un gioco che il bambino (8) ha voluto donare ad altri bimbi
  • Conteneva solo 50 franchi ma chi si è offerto di restituirgli di tasca propria l'importo non lo sapeva
21 giugno 2023
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Il valore monetario sarà anche “solo” 50 franchi, ma l’insegnamento e la dimostrazione di solidarietà che due bambini (e la loro madre) del Locarnese hanno ricevuto, non ha prezzo. Siamo a Locarno e sono gli ultimi giorni di scuola prima delle vacanze estive. Yannick (8 anni), con mamma Alessandra e la sorella minore Emily (6), decidono di portare alcuni giochi da tavolo che ormai non usano più alla bibliocabina del parco San Jorio (quartiere Campagne), che frequentano regolarmente abitando in zona. «L’intenzione di mio figlio era far felici altri bambini», ci racconta la donna.

Il problema è che, all’insaputa di tutti, in una di quelle scatole (più precisamente il “gioco dei bicchieri colorati”), Emily aveva inserito qualcosa di prezioso: la busta contenente i soldini ricevuti per il compleanno dal fratellino. «Solo cinquanta franchi, ma per lui erano pur sempre un regalo ed erano i primi soldini che stava mettendo da parte per comprarsi la bicicletta. Senza contare che anche cinquanta franchi fanno sempre comodo, a maggior ragione visto che siamo una famiglia monoparentale».

‘Si sono offerte di aiutarci persone da tutto il Ticino che non conoscevamo’

Scoperto, qualche giorno dopo il deposito del gioco, il “patatrac”, la famiglia è corsa alla bibliocabina, ma della scatola (con busta annessa), non c’era già più traccia. Per tentare di correre ai ripari, mamma Alessandra ha scritto e appeso alla cabina del parco San Jorio un biglietto nel quale spiegava quanto accaduto e chiedeva “per favore se l’avete trovata di restituirla, perché mio figlio piange senza sosta da giorni. Inoltre vorrei insegnargli che le persone sono buone e oneste”. Un annuncio condiviso anche sui social dai vari gruppi genitori e associazioni di quartiere della regione (in primis proprio l’associazione Locarno Campagna).

Il risultato? La busta non è (ancora) stata restituita al legittimo proprietario, ma a Yannick è tornato ugualmente il sorriso. Merito di un gruppo di mamme – da notare non solo della zona – che venute a conoscenza di quanto accaduto e prima ancora di conoscere la cifra smarrita (non c’era scritto nell’annuncio), si sono attivate per restituire di tasca loro al bimbo il suo “tesoretto”. «Non conoscevo nessuna di quelle persone, che ho poi scoperto abitare un po’ in tutto il Ticino. Un gesto davvero molto bello e apprezzato, che va evidentemente ben al di là del valore monetario, a mio figlio è tornato un gran sorriso e soprattutto ha imparato cos’è la solidarietà».

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