Locarnese

Variante Pr Monte Brè-Cardada, dai ‘Verdi’ un nullaosta

Il gruppo politico, nell'ambito della consultazione, condivide i contenuti pianificatori del comparto (con qualche ritocco, come nel caso della strada)

16 giugno 2023
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I Verdi del Locarnese, pur condividendo l’indirizzo generale della variante di Pr per il comparto Monte Brè-Cardada, ritengono che siano necessarie alcune puntuali modifiche o aggiunte in particolare per ridurre il carico viario sulla precaria strada di accesso: indici di sfruttamento e riduzione dei parcheggi vanno calibrati in contemporanea. Lo sostiene lo stesso movimento, in una nota stampa. Come noto, il Piano regolatore, che prevede una Zona Residenziale Montana, è vecchio di oltre un quarto di secolo. Negli anni il volto della zona è parecchio mutato rispetto a quanto previsto originariamente. “I due comparti si sono quindi ritrovati con un Pr nettamente sovradimensionato rispetto alle infrastrutture disponibili. Solo l’intervento della cittadinanza tramite l’iniziativa popolare “Salva Monte Brè” ha permesso di evitare che le inadempienze pianificatorie del Comune avessero una conseguenza diretta su quel quartiere con un suo stravolgimento tramite la realizzazione di un Resort faraonico” – si legge nella nota stampa.

La portata della strada, una criticità

I Verdi intendono in primo luogo evitare la speculazione edilizia a danno della collettività. Pur condividendo l’indirizzo generale ritengono che siano necessarie alcune puntuali modifiche o aggiunte. Come indicato anche dal preavviso cantonale, le possibilità edificatorie del comparto di Brè e Cardada vanno analizzate considerando adeguatamente il grado di urbanizzazione in termini di infrastrutture. L’elemento limitante riguarda principalmente la strada di accesso, la cui capacità rimane molto ridotta senza interventi di ampliamento onerosi e paesaggisticamente critici. Il carico teorico massimo legato alla mobilità motorizzata individuale privata è stato stimato nel rapporto di pianificazione a 60 veicoli per ora. Nel calcolo non sono stati considerati adeguatamente gli elevati movimenti con i velocipedi, soprattutto durante i fine settimana e nei periodi di vacanza. Il boom delle biciclette elettriche contribuisce ad aumentare significativamente i movimenti con le biciclette. Anche per garantire una sicurezza sufficiente per la mobilità dolce, secondo gli ambientalisti il traffico motorizzato individuale va ridotto al minimo necessario. Per questo il carico accettabile per la strada non deve orientarsi al carico massimo teorico. I Verdi ritengono che questo carico accettabile non debba oltrepassare i 30-40 veicoli per ora. Partendo da questo presupposto è evidente che bisogna adeguare la pianificazione a questo limite oggettivo. Altra misura accompagnatrice, la limitazione del numero di parcheggi e il potenziamento del trasporto pubblico (filovia e/o bussino).
Per i Verdi il bonus edificatorio per attività turistico-alberghiere non deve superare il 25%. Infine per gli ecologisti sarà fondamentale limitare il più possibile le abitazioni secondarie e impedire il trasferimento di indici anche per i fondi a carattere residenziale.

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