Locarnese

Agenti a processo: ‘Abbiamo agito correttamente’

Accusati di lesioni semplici e abuso di autorità nei confronti di un anziano, fermato per aver fatto la spesa quando era vietato a causa della pandemia

(archivio Ti-Press)

«Siamo dispiaciuti per le conseguenze fisiche subite dall’anziano, l’intento non era di ferirlo, ma di controllarne le generalità». Sono le parole di due agenti, che al momento dei fatti facevano entrambi parte della Polizia comunale di Locarno. Si è infatti aperto oggi alle Assise correzionali il processo nei loro confronti, accusati di lesioni semplici e abuso di autorità verso un anziano. Quest’ultimo era stato fermato a Locarno per essersi recato al supermercato, nonostante il divieto per gli over 65 di effettuare gli acquisti. Era infatti fine marzo 2020, periodo di emergenza pandemica.

Secondo la versione degli agenti, l’anziano non sarebbe stato collaborativo e avrebbe rifiutato di fermarsi per essere identificato, sputando in faccia a uno dei due poliziotti. L’agente in questione l’avrebbe poi spinto «in maniera controllata», ha indicato in aula il 40enne, che attualmente lavora sempre con il grado di caporale nel canton Vallese. In seguito l’81enne sarebbe stato portato verso un muro per poi essere messo a terra e ammanettato dall’altro agente, un 54enne con il grado di sergente maggiore. In questo frangente l’anziano afferma che il 40enne gli avrebbe spinto un ginocchio sul fianco destro, rompendogli una costola. L’agente in questione indica di non ricordare questo gesto. In ogni caso afferma di aver agito correttamente quel giorno.

‘Reazione degli agenti sproporzionata’

«Non c’è stata proporzionalità nell’azione degli agenti», ha indicato la procuratrice pubblica Chiara Borelli. Affermazione condivisa dalla difesa dell’accusatore privato, rappresentata dall’avvocato Mario Bazzi e Laura Ortelli, che ha ricordato che si trattava di un anziano, fragile, che non sarebbe riuscito a scappare. «Certo, lo sputo c’è stato, e il nostro cliente si è scusato al riguardo, ma non era necessario il grado di forza utilizzata». È stato dunque chiesto di confermare il decreto d’accusa, che prevede una pena detentiva di sei mesi sospesi per due anni per entrambi gli agenti.

I difensori dei poliziotti: ‘Non c'è stato reato’

L’anziano «ha mostrato totale disprezzo nei confronti dell’autorità ed è stato aggressivo verbalmente. Si è rifiutato di obbedire alle direttive delle autorità cantonali. Inoltre sputando ha compiuto il reato di vie di fatto, un gesto particolarmente grave visto il periodo», ha affermato l’avvocato Carlo Borradori, patrocinatore dell’agente 40enne, per il quale ha chiesto lo stralcio del decreto d’accusa. D’accordo con Borradori anche l’avvocato Danilo Margaroli, difensore del poliziotto 54enne, che chiede l’assoluzione integrale dell’uomo.

La sentenza verrà pronunciata questa sera dalla giudice Francesca Verda Chiocchetti.

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