Aurigeno

Il giorno dopo ai Ronchini, fra ‘debriefing’ e incredulità

Il presidente del Consorzio scolastico sta seguendo l'evoluzione degli eventi: ‘Da Care Team e Antenna del Decs un appoggio preziosissimo’

Il Centro scolastico ai Ronchini di Aurigeno
(Ti-Press)
12 maggio 2023
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Un punto – per altro importantissimo – che rimane da chiarire ai Ronchini di Aurigeno è se, e se sì in che misura, degli alunni di Scuola elementare abbiano visto il custode del centro scolastico mentre giaceva a terra esanime dopo la sparatoria di ieri pomeriggio. La questione aggiunge insicurezza a un contesto già traumatizzato per la gravità estrema di un fatto di sangue che si verifica a scuola, ai danni di una figura di riferimento come il custode. Sembrerebbe che in effetti dei bimbi abbiano visto; come affrontare questo vissuto sarà materia per il personale psichiatrico di supporto, fondamentale già a questo stadio, ma anche a medio e lungo termine per consentire a tutti – bambini e adulti – di elaborare i fatti e imparare a conviverci.

Quasi tutti gli allievi presenti

Al netto di questo, stamattina al rientro in aula la quasi totalità di allievi e docenti ha risposto presente. Alla “Regione” lo indica Massimo Ramelli, capodicastero Educazione a Maggia e presidente del Consorzio scolastico Bassa Vallemaggia di Aurigeno. «Alle 7.30, prima dell'arrivo degli allievi, c'è stato un “debriefing” per i docenti di Scuola elementare e di Scuola dell'infanzia con gli esperti dell'Antenna traumatogena del Decs. Ai docenti sono state fornite indicazioni utili sull'accoglienza e l'accudimento degli allievi che sarebbero arrivati di lì a poco, ed è stato chiesto chi sentisse il bisogno di un supporto in aula. Alcuni lo hanno richiesto ed è stato loro fornito con figure di appoggio. Poi la mattinata è continuata normalmente, anche se non vorrei abusare di questa parola. Infatti, molti fra gli ausiliari del Centro scolastico sono davvero molto toccati dall'accaduto».

‘Il custode un perno e riferimento per tutti’

Va in questo senso sottolineato il ruolo assolutamente centrale della vittima in qualità di custode da 11 anni del Centro scolastico ai Ronchini, quindi figura di riferimento per tutti: alunni e personale. Aggiunge Massimo Ramelli che «il custode era il perno del nostro Centro scolastico. In pratica tutto passava da lui e tutti si approcciavano a lui con affetto e amicizia. Il rapporto andava quindi ben oltre la sfera professionale e ben si può capire che i colleghi si ritrovino ora in una situazione molto pesante da gestire».

Fra essi v'era anche la compagna della vittima, ex dello sparatore, impiegata ausiliaria. Il che aggiunge un'ulteriore “variabile” alla gestione emotiva degli eventi da parte di tutti. Gestione istituzionalmente garantita, in queste prime ore, dall'Antenna traumatogena del Decs – Dipartimento rappresentato in sede ad Aurigeno da Omar Balmelli, capo della Sezione delle scuole comunali – e dal Care Team Ticino, servizio attivato nell'urgenza da Polizia cantonale e servizi ambulanza a supporto delle vittime di un evento traumatico. «La presenza e l'impegno di queste due entità è fondamentale per l'importantissimo lavoro di accompagnamento e mediazione che hanno immediatamente iniziato a svolgere – commenta Ramelli –. Unitamente a loro, che sono degli specialisti, ci stiamo prodigando anche noi che viviamo nel territorio e conosciamo le persone. L'obiettivo è ripristinare, nel limite del possibile, la serenità, fare in modo che la scuola venga considerata per quel che in effetti è, ovverosia un luogo assolutamente sicuro». Anche in questo senso, e per sottolineare la presenza e la vicinanza delle istituzioni, va inteso il colloquio intercorso fra le istituzioni scolastiche locali e la Direzione del Dipartimento, nella persona di Marina Carobbio, neoministra dell'Educazione.

Le misure adottate in questi giorni vengono giudicate positivamente dalla presidente dell'Assemblea dei genitori dell'istituto scolastico della Bassa Vallemaggia, Giulia Vago: «Stanno tutti facendo il loro dovere e svolgono al meglio il loro compito in questa difficile situazione. Sono fiduciosa». Una dichiarazione comprensibilmente breve: non è facile per le famiglie dell'intera valle esprimersi in un frangente così drammatico, quando ancora è in corso la presa a carico in appoggio a scolari e genitori.

Temi e domande verranno affrontati questa sera dalle 20 in un incontro con le famiglie condotto dal Care Team, che volutamente (e comprensibilmente) sarà chiuso a tutti gli organi di informazione.

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