Locarnese

‘Bellarno’, ovvero l'edizione 2023 di slowUp Ticino

Torna domenica 23 aprile con focus sull'unione dei due poli del Sopraceneri, Bellinzona e Locarno, l'atteso evento che promuove la mobilità lenta

Attesi circa 40mila partecipanti
(foto Garbani)
18 aprile 2023
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Nicola Pini partirà in bici dalla Piazza Grande con moglie e due figli. «Il più grande ormai viaggia che è una meraviglia, mentre per il secondo dobbiamo capire come organizzarci, se utilizzare il “rimorchio” o altro».

«Io da quel punto di vista sono a posto, i miei tre figli sono già grandi», gli fa eco Simone Gianini, che dal canto suo salirà in sella in Piazza Governo a Bellinzona.

Chissà se il municipale locarnese e quello bellinzonese si incontreranno lungo i cinquanta chilometri del percorso di slowUp Ticino, come hanno simbolicamente (e non solo) fatto le loro due città in vista dell’edizione 2023 della manifestazione, in programma domenica 23 aprile e che anche in sede di presentazione ha visto il focus posto proprio sulla bipolarità tra Locarno e Bellinzona.

«Senza nulla togliere agli altri comuni toccati dall’evento, quest’anno abbiamo deciso di sottolineare il “trait d’union” tra i due grandi poli del Sopraceneri, collegando in una bellissima immagine Lago Maggiore e Castelli attraverso il Piano di Magadino – afferma Roberto Schneider, presidente del comitato organizzatore –. Questa idea è rafforzata non solo dall’importante sostegno delle Città e delle rispettive Protezioni civili, ma anche dal via che verrà dato in contemporanea in Piazza Grande e in Piazza Governo. Quando abbiamo iniziato 12 anni fa, sognavamo di arrivare a un “disegno” simile, con tanti comuni (9 in totale, ndr) e due poli coinvolti, per cui oggi sono davvero contento di sottolineare questa unione».

Due città (e un Cantone) che pedalano nella stessa direzione

Un concetto sottolineato anche da Gianini… «Più che di bipolarità parlerei di unità, con un comprensorio attorno al Parco del Piano e una convergenza verso il concetto di mobilità lenta. In questo senso molto importante è anche la collaborazione tra le due commissioni regionali dei trasporti, che di quadriennio in quadriennio lavorano ai programmi di agglomerato. A Bellinzona abbiamo circa 100 chilometri di percorsi percorribili in bici, ma ne vogliamo di più, dando attenzione anche agli spostamenti quotidiani. Recentemente la nostra rete di bike sharing è stata inglobata da quella del Locarnese e oggi insieme contiamo 739 mezzi e oltre 160 postazioni. Do inoltre atto a Locarno di essere primatista a livello di zone 30, dove anche noi vogliamo profilarci e una volta ultimati i progetti in atto passeremo a circa l’85 per cento del territorio cittadino con la limitazione a 30 km orari. Sì, siamo decisamente due città che pedalano insieme verso risultati importanti».

«SlowUp è importante a più livelli, cominciando dalla valorizzazione della mobilità lenta e dalla sensibilizzazione della popolazione, anche a uno spostamento inteso come qualcosa non solo funzionale ma anche piacevole, che ad esempio permette di godersi il nostro fantastico territorio – rilancia Pini –. In questo senso Locarno continua a promuovere progetti di nuove piste ciclabili e zone 30, senza dimenticare il piano di mobilità ciclabile della regione Verbano e molti altri. Va poi evidenziato come il collegamento tra Locarno e Bellinzona attraverso il bike sharing permetta a due poli di incontrarsi sul Piano di Magadino, un luogo che, anche grazie al lavoro del Parco del Piano, si sta trasformando da luogo di passaggio a luogo che vale la pena di essere vissuto quale destinazione».

Un tema quello della mobilità caro evidentemente anche alle autorità cantonali e anche per questo il Direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali ha ringraziato «tutti coloro che permettono lo svolgimento di una manifestazione come slowUp, non è evidente. È anche l’occasione per lanciare un ulteriore segnale a favore della mobilità dolce non solo pedonale o dei ciclisti, ma in senso ampio. A livello cantonale stiamo facendo molto, abbiamo circa 370 km di piste ciclabili ed entro la fine del decennio vorremmo aggiungerne altri 200. Ci tengo in ogni caso a sottolineare che anche questo tipo di mobilità può a volte risultare “affollata”, per questo stiamo portando avanti la campagna di sensibilizzazione e di promozione di una convivenza pacifica tra i vari utenti denominata Riguardami, che in occasione di slowUp sarà presente con degli stand a Locarno e a Bellinzona».

Un punto quest’ultimo centrale anche per gli organizzatori di slowUp, visto l’elevato numero di partecipanti attesi all’11esima edizione (attorno alle 40mila persone) e la presenza sempre più marcata dei mezzi elettrici… «Effettivamente le nostre strade non sono larghissime e a dipendenza dei momenti della giornata, si possono creare delle situazioni in cui bisogna fare un po’ più di attenzione – spiega ancora Roberto Schneider –. Ci appelliamo però al buonsenso delle persone, invitando a viaggiare a una velocità massima di 20-25 km orari, rispettare i partecipanti più lenti (in particolare i bambini) e il senso di marcia. Finora non abbiamo riscontrato eccessive criticità, per cui, a differenza di quanto accade in altre manifestazioni, non pensiamo né di limitare l’utilizzo dei mezzi elettrici né il numero di partecipanti».

Partenza simultanea da Piazza Grande e Piazza Governo e formula vincente confermata

Detto della partenza simultanea da Locarno e Bellinzona (ore 10), l’edizione 2023 di slowUp Ticino ripropone la formula vincente di quelle precedenti. L’evento, gratuito, si terrà dalle 10 alle 17 su un circuito chiuso al traffico motorizzato di 50 km che si snoda appunto tra i due capoluoghi del Sopraceneri, toccando anche i comuni di Cadenazzo, S. Antonino, Cugnasco-Gerra, Gordola, Tenero-Contra, Minusio e Muralto. Sono previsti 15 punti di animazione, 11 dei quali proporranno anche ristorazione (comprese 2 soste agricole). La maggior parte è gestita da associazioni ricreative locali, alle quali andranno i proventi della propria ristorazione. Ogni partecipante è libero di percorrere il tratto di strada che desidera ed è possibile entrare e uscire in qualsiasi punto del percorso. Per chi giunge da lontano, gli organizzatori consigliano di arrivare con i mezzi pubblici approfittando del 20% di sconto grazie al biglietto Ticino Event di Arcobaleno. Tutte le informazioni www.slowup.ch.

Da notare infine come l’organizzazione coinvolge più di 500 collaboratori impegnati in vari settori, con quello più consistente legato alla sicurezza. A tal proposito il comandante della Protezione Civile Locarno e Vallemaggia (che vedrà impegnati 250 militi), lancia un appello: «Il problema non è chi partecipa a slowUp, ma chi non lo fa e si vuole muovere come al solito in auto. Invito queste persone – se proprio non possono spostarsi con altri mezzi – ad armarsi di pazienza e a seguire le indicazioni, senza essere scortesi, come purtroppo capita spesso».

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