Centovalli

Monte Comino, ‘l'ascensore a fune’ compie 30 anni

La funivia che sale da Verdasio compì la sua prima corsa nel 1993; in agosto la festa. Intanto nel 2022 sono aumentati del 9% i passeggeri sulle cabine

(Ctmc)
6 aprile 2023
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Compie trent’anni ‘l’ascensore a fune’ che con le sue due piccole cabine gialle da Verdasio, in una manciata di minuti, porta i turisti e i proprietari di cascinali ai 1’200 metri di altitudine del Monte di Comino, nelle Centovalli. Un collegamento, quello in questione, entrato in servizio nel lontano 1993 e voluto con tenacia da un gruppo di promotori poi costituitosi in Consorzio. Preziosa per rilanciare il settore dell’escursionismo di giornata (e non solo in quanto sia Alla Capanna, sia in alcuni rustici riattati è data la possibilità di soggiornare), più in generale per valorizzare il territorio che la ospita grazie anche all’interconnessione del trasporto pubblico (con il treno della Centovallina e la funivia di Verdasio-Rasa), la cabinovia offre il suo prezioso servizio portando in quota migliaia di passeggeri ogni stagione. Questo concetto, al giorno d’oggi è ancor più importante considerando il valore decisivo di ecocompatibilità e sostenibilità. Una ricorrenza, quella del trentesimo, che sarà festeggiata il 13 agosto, in quota, con una giornata particolare e la consueta carne alla pioda servita con le insalate preparate sul posto, il tutto allietato dalla musica.

Il dopo pandemia non lascia il segno

Del tema si è parlato in occasione dell’assemblea numero trenta del Consorzio trasporti Comino, svoltasi venerdì scorso. Reto Pellanda, presidente dell’ente, ha dapprima espresso soddisfazione per come il Consorzio è riuscito a superare il difficile periodo della pandemia. «Abbiamo archiviato un esercizio 2022 senza grossi inconvenienti. Si pensava a un tonfo nell’affluenza a causa dell’apertura di dogane, spiagge e destinazioni estere, ma così per fortuna non è stato. Le nostre cabine hanno trasportato 28’582 persone, pari a un + 9% rispetto all’esercizio pre-pandemia dell’anno 2019. Questo è comunque stato un buon risultato rispetto agli anni precedenti e ne siamo contenti. Dal punto di vista contabile possiamo salutare positivamente l’ennesimo risultato positivo raggiunto».

Grossi investimenti per la manutenzione

Per quanto riguarda i costi e le manutenzioni, «come da programma prestabilito con la ditta di manutenzione abbiamo dovuto effettuare diverse revisioni di componenti oltre che la manutenzione ordinaria invernale ed estiva. Finalmente ci siamo dotati di un documento che pianifica i lavori da svolgere da qui fino al 2043, anno in cui la nostra funivia compirà 50 anni. Vi posso garantire che ci sono grossi investimenti da effettuare e che la cifra finale è quasi pari all’investimento iniziale del 1993. Purtroppo, con l’invecchiamento della struttura i costi aumentano e questi sono solo quelli pianificati. Poi ci possono anche essere sorprese, rotture e guasti. Comunque se teniamo alto il livello di manutenzione, la possibilità di guai tecnici è sicuramente ridotta».

Nella relazione presidenziale non sono mancati i ringraziamenti di rito a tutti coloro che si mettono a disposizione e contribuiscono ad animare la vita del Monte di Comino, dal quale si gode una stupenda vista sulla vallata e le montagne circostanti fino al Monte Rosa: dai collaboratori agli sponsor, dai gerenti della Capanna e dell’Agriturismo Lamatrekking al Gruppo feste, che ha momentaneamente cessato la propria attività per mancanza di rincalzi ma che è pronto a dar manforte per il compleanno del 13 agosto. Oltre che, ovviamente, a tecnici e impiegati della funivia e al Comitato. Al capitolo nomine statutarie, gli attuali membri di Comitato (oltre a Reto Pellanda troviamo Oriele Lamberti, Marco Morchio, Romina Pedrazzi e Michele Dariz) sono stati riconfermati.

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