Locarnese

‘Era una persona semplice, sempre pronta ad aiutare’

Gli amici dei monti delle Centovalli ricordano Silvano Cavalli, il 65enne perito dopo essere stato travolto sabato da un albero che stava tagliando

Silvano Cavalli, a destra, in compagnia di Carlo Maggetti
27 marzo 2023
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Amava la montagna e la natura; non a caso, da oltre un decennio, dopo la realizzazione della strada forestale, aveva deciso di andarci a vivere stabilmente, con la moglie, nella loro cascina di Selna. Silvano Cavalli, il 65enne deceduto domenica a causa delle gravissime ferite riportate nell'incidente del giorno precedente, travolto da un albero di alto fusto che stava tagliando non lontano da casa, è ricordato dagli amici dei monti come una persona volenterosa, riservata, molto semplice, impegnata e sempre pronta ad aiutare quando si presentava la necessità. Carlo Maggetti, in particolare, ricorda l'attaccamento di Cavalli al Patriziato di Intragna-Golino e Verdasio per il quale, pur non avendo ricoperto cariche ufficiali, si metteva a disposizione in molteplici lavori. Era stato incaricato dall'ente centovallino di curarne i boschi e di provvedere alla manutenzione della strada forestale patriziale, anche in inverno con lo sgombero della neve. Autista di camion di un'impresa edile da pochi anni in pensione, macchinista di escavatori, uomo tuttofare, il giorno del tragico infortunio stava completando la sistemazione di un punto panoramico da lui voluto e creato in zona Curva della Pace, sulla strada che porta a Dröi, qualche centinaio di metri più a monte rispetto alla sua abitazione, dov'era solito tagliare e accatastare legname. Gli restavano, a quanto ci è stato riferito, poche piante da eliminare su un terreno in pendenza per completare l'opera, dopo aver costruito e posato una panchina in legno. Per lui che amava i lavori selvicolturali, sarebbe dovuto essere quasi un gioco, visto che sembrava nato con la motosega in mano. Purtroppo uno di questi alberi, un faggio di una decina di metri, durante il lavoro di taglio si è improvvisamente spezzato e l'ha colpito cadendo dalla direzione sbagliata (non opposta alla sua), procurandogli ferite al torace tali da non dargli scampo. Una disgrazia avvenuta, oltrettutto, sotto gli occhi della moglie, che stava seguendo il lavoro del marito, a pochi metri di distanza.

Il presidente del Patriziato, Ewan Freddi, l'intera Amministrazione e tutti i patrizi si stringono al dolore della moglie Erica e dei familiari.

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