Locarnese

‘Ho dovuto chiudere le pecore nella stalla anche di giorno’

A laRegione l’allevatrice che stamattina ha fotografato un lupo a Lodano racconta l’incontro con il predatore

28 febbraio 2023
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«L’ho visto correre in mezzo alla strada, poi ha attraversato: ero in macchina e dovevo andare in stalla, lo vedo e dico "Ma quello è un lupo", poi è saltato sul muretto e da lì sono riuscita a far la foto mentre guardava fuori dal bosco». Così racconta a laRegione l’allevatrice di Lodano che questa mattina ha avuto un incontro abbastanza ravvicinato con il predatore postando poi le foto su Facebook. «Quindi sono andata a chiudere le pecore all’interno, cosa che facciamo già la notte soprattutto adesso che si sa che gira, ma ora ho dovuto farlo anche di giorno».

La presenza del predatore in bassa Vallemaggia non è nuova, ed è documentata fra l’altro dalle predazioni verificatesi in autunno sui monti di Gordevio e nella zona dei Ronchini di Aurigeno (oggetto, quest’ultima, anche di un’interrogazione in Gran Consiglio da parte della granconsigliera Udc Roberta Soldati), ma che desta comunque preoccupazione. In questo caso non c’è stata una predazione, ma il passaggio dell’animale non lascia comunque tranquillo chi in zona alleva animali da reddito, come la nostra interlocutrice: «Fin da quando in Svizzera si cominciava a parlare di lupo, nel 1998, io e mio marito abbiamo cambiato la gestione delle pecore scegliendo di non tenere più quelle da portare in montagna ma solo quelle da mungere. Però è chiaro che se il lupo mi arriva fino in paese bisogna pensarci un attimo: noi in estate portiamo le pecore giù in pianura per pascolare, abbiamo protetto tutto il boschetto con la recinzione elettrificata già da tempo, non sapendo quando sarebbe arrivato: adesso è qui, quindi vedremo cosa fare. Chiaro, finché si sa che potrebbe capitare è un conto, quando poi succede effettivamente la reazione è diversa, un po’ si rimane colpiti".

Infine, come è logico, un accenno al dibattito recente sull’alleggerimento dei requisiti per l’abbattimento del predatore, proposto la scorsa settimana dal Consiglio di Stato ticinese nell’ambito della modifica dell’Ordinanza sulla caccia posta in consultazione dal Consiglio federale: «È una bellissima bestia, ma se attacca le mie pecore penso di avere il diritto di potermi difendere. È logico che non lo ucciderei senza motivo, "tanto per", ma trovo corretto avere il diritto a un’autodifesa».

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