laR+ Ronco s/Ascona

Investimenti immobiliari per favorire la ripresa demografica

Prosegue la sfida del Municipio per portare in paese nuove famiglie. Credito per complessivi 1,5 milioni per l’acquisto di due immobili poi da affittare

30 dicembre 2022
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La sfida, a Ronco s/Ascona, è quella di attrarre nuove generazioni, coppie che decidano di stabilirsi permanentemente in paese, in modo da arginare il declino demografico che ha caratterizzato l’ultimo decennio del Comune collinare e lacustre. Le misure di spesa pubblica destinate a fare di Ronco un paese attrattivo si susseguono a ritmo serrato, in questi ultimi anni. Persa la sede scolastica, perso l’asilo, il Comune – finanziariamente tra i più virtuosi del Ticino – si è dunque visto costretto a investire energie e risorse per attirare persone nuove, offrendo ulteriori possibilità alle potenziali giovani famiglie. Passa da qui anche la politica d’investimenti in ambito immobiliare, dal momento che una delle necessità principali è quella della casa. Proprio di recente, il Municipio ha licenziato due messaggi contenenti altrettante richieste di credito per complessivi 1,5 milioni di franchi circa. Denaro che, se il Consiglio comunale accetterà la proposta, servirà per altrettante operazioni immobiliari. La prima richiesta, pari a 830mila franchi, è quella legata all’acquisto di una casa d’abitazione, con atelier, appartenente a un privato. L’edificio si trova nel nucleo del paese, dispone di due appartamenti, un cortile e di uno spazio espositivo. «L’intento – spiega il sindaco Paolo Senn – è di affittare questi spazi in modo permanente, magari anche ad artisti che poi potranno contribuire, con le loro attività espositive, ad animare la vita sociale e culturale del nostro comune. Un discorso che vale anche per l’altra proprietà che intendiamo acquistare. Vorremmo evitare che finisca in mani private e che venga poi trasformata in residenza secondaria. Meglio dunque affittarlo noi direttamente a persone disposte a portare qui il domicilio». Proprietario dell’immobile (anch’esso nel nucleo), è un istituto di credito. Si tratta di un edificio di 7 locali, offerto all’ente pubblico a 702mila franchi.

L’indicatore demografico, conferma il sindaco, dà intanto primi segni di ripresa: «L’interesse per il nostro Comune si sta risvegliando. Merito soprattutto del progetto ‘Ronco s/Ascona Comune Sano’, la vera chiave di volta del rilancio. Quale esempio posso citare la messa disposizione della collettività degli spazi in precedenza occupati dalla scuola per attività artistiche, proposta apprezzata. O, ancora, il coinvolgimento della popolazione ronchese in iniziative di vario genere. Pure a livello d’informazione, come Amministrazione ci siamo avvicinati alla gente aggiornandola su varie tematiche e sulle iniziative legate a questo progetto partecipativo di grande rilevanza». A ulteriore conferma della fiducia dell’autorità in questa iniziativa, va ricordato che il legislativo sarà chiamato a pronunciarsi su una richiesta di credito di 36mila franchi per il proseguimento del progetto. L’intento, lo ricordiamo, è di fare in modo che sia la popolazione ronchese, sia gli operatori dell’Amminitrazione possano vivere in un Comune dove le aspettative del singolo sono soddisfatte, nel quale la qualità della vita rispecchia le attese, dove le criticità (soprattutto nel campo della riqualificazione urbana, delle politiche sociali e degli interventi per lo sviluppo locale) vengono affrontate e discusse di comune accordo, integrando in pratica i principi e i modelli della rete nazionale denominata, appunto, "Comuni sani" e dalla Fondazione Radix. D.L.

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