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Intragna, tre matite ripensano la Casa comunale

Lo stabile necessita di una sistemazione e il Municipio affida a tre architetti del posto l’allestimento di proposte tecniche e relativi costi

15 novembre 2022
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Interessata negli ultimi decenni da interventi di ammodernamento, piccole modifiche interne e riorganizzazione degli spazi, la vecchia Casa comunale di Intragna, il cui portone si affaccia sulla piccola e pittoresca piazza del capoluogo centovallino, dovrà subire importanti interventi strutturali in un prossimo futuro. Tra infiltrazioni d’acqua dal tetto, cedimenti di parti del controsoffitto e affini, negli ultimi tempi le condizioni dell’edificio sede dell’amministrazione sono alquanto peggiorate e tali da imporre un lifting radicale. Caduta nel 2017 la proposta di un progetto di ristrutturazione, l’esecutivo è oggi con le spalle al muro e si trova nella necessità di mettere i dipendenti nella condizione di poter lavorare al meglio, in tutta sicurezza e comfort. A tale scopo, l’esecutivo ha chiesto a tre architetti domiciliati in paese di allestire un piano di fattibilità, contenente proposte tecniche di ristrutturazione in base alle esigenze e un onorario forfettario dei costi. La scelta del progettista avverrà solo in seguito; per ora l’autorità attende di poter valutare delle soluzioni e di conoscere l’ammontare dell’investimento, in modo da procedere con una corretta pianificazione dell’intervento di riqualificazione.


Contemporaneamente si appresta a sottoporre al legislativo un credito di 65mila franchi da impiegare per finanziare gli elaborati. Secondo la tabella di marcia allestita dal Municipio, le indicazioni degli architetti dovrebbero essere pronte per aprile, in modo da poter subito coinvolgere le commissioni del legislativo. La scelta e il credito di costruzione dovrebbero essere approvati entro la prossima estate, così da poter avviare i lavori e consegnare l’opera tra l’inverno 2024 e la primavera 2025.

Per il tetto della chiesa aiuti dal Comune

A pochi passi dallo stabile dell’Amministrazione, c’è un altro storico edificio, stavolta religioso, che attende di essere ristrutturato: si tratta della chiesa di San Gottardo, ai piedi del campanile più alto del Ticino (con i suoi 66 metri). I problemi strutturali, nel caso specifico, riguardano la copertura. Il tetto in piode, infatti, non è impermeabile e le continue infiltrazioni di acqua compromettono lo stato di muri e soffitto. Il Consiglio parrocchiale si è prontamente attivato e, temendo un improvviso cedimento di parte della copertura, ha fatto allestire una stima dei costi per il rifacimento della stessa. Si tratta di un importo rilevante, di circa 1,6 milioni. Decisamente troppi per un piccolo ente come la Parrocchia, subito attivatasi alla ricerca di sponsor. Per ora tra privati benefattori e fondazioni sono stati raccolti 370mila franchi; il Cantone (la chiesa rientra tra i beni d’interesse cantonale) ne assicura 800mila. Mentre ulteriori promesse di aiuto si vanno delineando, anche il Comune intende fare la sua parte, stanziando un contributo di 100mila franchi. Come tra l’altro fatto in precedenti occasioni per le chiese di Palagnedra e Rasa. La Parrocchia d’Intragna, quale controparte, si è impegnata a mettere a disposizione gratuitamente al Comune gli spazi presso l’Oratorio di Nostra Signora, che ospiteranno temporaneamente la Cancelleria nel periodo del cantiere di ristrutturazione della Casa comunale.

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