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Nodo viario di Ponte Brolla, le criticità discusse dai residenti

L’Associazione Quartiere Solduno-Ponte Brolla-Vattagne promuove un incontro con gli abitanti per fare il punto ai contestati progetti di Fart e Cantone

29 settembre 2022
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Il futuro della stazione ferroviaria Fart di Ponte Brolla e del nodo viario stradale (con la creazione di un parcheggio Park&Ride) saranno al centro di una mattinata informativa promossa dal Comitato dell’Associazione di Quartiere Solduno-Ponte Brolla-Vattagne per sabato prossimo (inizio alle 9.30, al Ristorante Stazione). Progetti, questi ultimi, contestati oltre che dall’Associazione citata, anche da numerosi cittadini residenti e da diversi esercenti, che non condividono affatto le soluzioni adottate. "Siccome siamo preoccupati per l’impatto negativo che queste opere genereranno a sfavore degli abitanti del quartiere e considerato che è possibile presentare osservazioni all’indirizzo delle autorità cantonali competenti entro il 4 ottobre 2022, abbiamo ritenuto opportuno proporre un incontro informativo e sentire il vostro parere", annotano nel volantino d’invito i promotori dell’incontro.
Proprio di recente, alcuni membri del Comitato dell’Associazione hanno avuto la possibilità di visionare e prendere atto dei contenuti dei progetti presso l’Ufficio tecnico della Città di Locarno. Ebbene a detta degli interessati, la documentazione fornita da Bellinzona risulta alquanto incompleta e questo sicuramente è già motivo di contestazione.
Per gli oppositori, gli elaborati presentati non risolvono assolutamente il problema di fondo ma costituiscono uno spreco di denaro pubblico ("si parla di un investimento, tra ferrovia e strada, superiore ai 5 milioni di franchi, ai quali andranno sicuramente aggiunti i rincari legati al costo delle materie prime che la guerra in Ucraina sta causando").

La stazione? ‘Meglio altrove’

Per quanto attiene la ferrovia, l’idea di fondo, lo ricordiamo, è quella di togliere la vecchia stazioncina sostituendola con due pensiline e adattare i marciapiedi d’accesso ai treni per le persone con problemi motori (adeguamento imposto dalla Legge federale sui disabili). Questo piano di lavoro implicherà anche lo sbancamento di buona parte della parete rocciosa posta sul lato nord del piazzale e la creazione di un muro di sostegno del terreno in calcestruzzo. Un cantiere assai rumoroso che, ovviamente, non farà far salti di gioia ai confinanti e alla clientela del vicino ristorante, anche perché svolti soprattutto la notte per non perturbare il traffico ferroviario. Per un’area residenziale e a vocazione turistica, già confrontata con il perenne disturbo fonico prodotto dal vicino stand di tiro, le preoccupazioni sono più che legittime, insomma. Meglio sarebbe stato, per costoro, spostare direttamente la fermata della Centovallina dall’altra parte del ponte sulla Maggia, all’altezza dell’ex laghetto Aet, in territorio del Comune delle Terre di Pedemonte (frazione di Tegna).

‘Un Park & Ride fuori mano e di disturbo’

Ma non è unicamente la ferrovia a togliere il sonno ai domiciliati nel quartiere cittadino di Ponte Brolla. Anche i progetti inerenti la correzione della cantonale (ente promotore il Cantone, nell’ambito del Paloc) sono oggetto di contestazione. Non piace l’idea di privare dei posteggi riservati alla clientela il Ristorante Stazione, ancor meno piace la realizzazione di un Park&Ride in zona Vattagne, un’area residenziale che teme il disturbo generato dal via vai di automobili. Oltretutto, sostengono gli oppositori, il parcheggio sostitutivo verrebbe edificato in un punto completamente fuori mano per i ristoranti, che rischierebbero, così, di perdere i clienti. Insomma le criticità legate a questi progetti infrastrutturali voluti per migliorare la mobilità interurbana non convincono affatto la popolazione locale (e pure molti residenti delle vicine Terre di Pedemonte), che teme un peggioramento della qualità della vita nella zona e che per questo è pronta a dar battaglia fino in fondo.

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