Locarnese

Centovalli, si lavora al ripristino dei sentieri

Forestali impegnati a liberare i tracciati dalle centinaia di piante abbattutesi dopo la tempesta d’inizio luglio. Un lavoro immane che richiederà un mese

14 luglio 2022
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Sentieri disastrati dal maltempo che ha colpito il nostro cantone ai primi di luglio e che, a distanza di settimane, sono ancora ricoperti di vegetazione e tronchi d’albero venuti giù come fuscelli. Per un territorio che vive anche grazie agli importanti indotti del settore escursionistico, non certo un bel biglietto da visita. Soprattutto quando si tratta di percorsi pedestri molto battuti. È il caso del camminamento che porta al Ponte romano di Corcapolo e ai monti del versante destro delle Centovalli, come Rasa. L’ondata di vento e pioggia che si è abbattuta sulla regione con particolare intensità e violenza ha lasciato cicatrici ben visibili. «In questo caso – spiega un abitante della zona, proprietario di un cascinale nelle vicinanze – parliamo di uno dei sentieri di montagna più praticati dagli amanti del trekking, come pure dai bagnanti in cerca di refrigerio nelle acque della Melezza. Ho segnalato l’accaduto al Comune in attesa di un intervento. Le piante sradicate dal vento e i rami spezzati continuano a ostruire il camminamento. Capisco che di lavoro per le squadre sentieri di questi tempi è notevole, però non possiamo lasciare una situazione del genere. La gente rinuncia alla propria escursione in presenza di ostacoli, tornando indietro sui propri passi, proprio in questo periodo turistico dell’anno. Mi auguro un intervento di messa in sicurezza in tempi brevissimi».

Centinaia di piante da tagliare e trasferire

Appello che ha subito trovato risposta. L’Ufficio tecnico del Comune di Centovalli, al corrente, già settimana scorsa ha compiuto un sopralluogo con i forestali del Cantone e i responsabili di un’azienda forestale della zona per accertare l’entità dei danni e pianificare il da farsi. Come spiega il responsabile dell’Ut, le violenti raffiche di vento che hanno interessato le Centovalli hanno sradicato decine e decine di piante in ogni angolo della vallata, scaraventando a terra centinaia di metri cubi di legname che occorrerà tagliare ed eliminare. Le richieste d’intervento sono state numerose, si stima costi per grossomodo 95mila franchi, sussidiati dalla Sezione forestale del Cantone. Proprio in questi giorni alcuni operai stanno liberando da piante e rami, metro dopo metro, parte del sentiero che collega il Ponte romano (costruito nel 1578, ndr) con il villaggio di Rasa. Il lavoro è parecchio, dopo il taglio degli alberi occorrerà organizzare il trasporto con l’elicottero. È chiaro che ci vorrà un po’ di tempo per ripristinare i sentieri in parte inagibili (anche perché in alcuni punti si sono pure riscontrati dei cedimenti). Senza dimenticare i danni alle proprietà, con funivie montacarichi, recinzioni, tetti e muri di cinta gravemente danneggiati dagli schianti.

‘Ci vorrà un mese per ultimare i lavori’

A chi muove critiche sulla lentezza degli interventi di sistemazione e pulizia dei sentieri risponde Gianni Terzi, selvicoltore di Golino, titolare della ditta che sta procedendo ai lavori: «Già subito dopo il violento acquazzone ho segnalato al Comune la gravità della situazione. Sui sentieri ufficiali e non, erano diverse centinaia le pianta cadute di traverso. Solo tra martedì e mercoledì, nella zona del Ponte romano, l’elicottero impiegato per il trasporto del legname tagliato ha compiuto 110 rotazioni! Le squadre sono entrate all’opera appena ricevuto il nullaosta dai forestali. Posso dunque confermare che non si è perso affatto tempo prezioso. Dinnanzi a eventi di questa portata, che hanno toccato i due versanti delle Centovalli (e altre località del Locarnese) è impensabile di poter mettere a disposizione sentieri puliti e praticabili nel breve volgere di qualche giorno. Non dimentichiamo che, per ragioni di sicurezza legate al vertice sulla Ricostruzione dell’Ucraina di Lugano, i cieli ticinesi sono rimasti chiusi agli elicotteri per parecchie ore e queste restrizioni, ovviamente, hanno impedito il recupero del legname». Quanto alla tempistica, per ritrovare la normalità lungo i camminamenti alpini, «bisognerà calcolare un mese di lavoro. Ora, nella prima fase, procediamo con i tagli e la rimozione della legna; dopodiché, nella seconda tappa, passeremo alla prevenzione, pulendo dal legname e mettendo in sicurezza i pendii che sovrastano i sentieri».

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