Locarnese

Locarno è pronta ad affrontare un blackout?

Interrogazione al Municipio cittadino sui rischi di un’eventuale paralisi energetica e sugli investimenti nel campo delle rinnovabili

22 giugno 2022
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"La città di Locarno ha un concetto d’emergenza in caso di blackout elettrico (in alcune circostanze prolungato su più giorni)?". A prima vista può sembrare un tantino apocalittica l’interrogazione trasmessa al Muncipio di Locarno dai consiglieri comunali Andrea Barzaghini (Plr) e Kevin Pidò (Lega/Udc/Indipendenti), sottoscritta da esponenti dei vari schieramenti. Tocca, tuttavia, un problema che non va assolutamente sottovalutato, vale a dire quello dell’approvvigionamento energetico, reso ancor più grave dal conflitto in Ucraina. "Nel 2022 la Svizzera si trova nel pieno della transizione energetica – osservano i firmatari – L’obiettivo a lungo termine è chiaro: entro il 2050 tutto il Paese dovrà avere un bilancio neutro sotto il profilo delle emissioni di CO². Il perseguimento di queste finalità implica tuttavia anche dei rischi, poiché puntare sui vettori energetici rinnovabili significa esserne allo stesso tempo dipendenti. Il problema della carenza d’energia, presentatosi già prima della grande crisi del Covid-19 – in modo particolare con l’avvento della Strategia 2050 stessa e con la mancata sottoscrizione accordo quadro con l’Ue – si è andato a esacerbare con la recente guerra in Ucraina".

Alla luce di queste considerazioni, i consiglieri comunali formulano diverse domande all’esecutivo. In particolare a sapere chi è responsabile per la sicurezza della fornitura di energia elettrica nella città di Locarno; quali parti di Locarno vengono staccate per prime dalla rete di fornitura nel caso di problemi; chi decide il procedere e come viene valutato questo tipo di decisione. Inoltre vogliono sapere fino a che punto la Città ha un diritto di parola (quale azionista della Ses) o se tutto è completamente deciso dai fornitori o dalle imprese elettriche; se vi è collaborazione tra Comuni della regione in questo senso e se esiste un piano di emergenza regionale/cantonale. Infine i firmatari chiedono lumi sul programma d’investimenti in fonti rinnovabili previsto dall’Amministrazione e caldeggiano un’informazione mirata alla cittadinanza su come comportarsi in caso d’emergenza.

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