Locarnese

Locarno, il divieto di fumo nei parchi giochi non convince

Commissione della legislazione spaccata in due sulla mozione di Marko Antunovic volta a tutelare la salute dei bambini nelle aree di svago

16 febbraio 2022
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Tutelare i bambini, evitando loro l’esposizione al fumo passivo nelle aree di svago come i parchi giochi. A questo mira la mozione “No fumo nei parchi giochi – rispetto verso i più piccoli” presentata dal consigliere comunale Marko Antunovic e cofirmatari in occasione della seduta del Consiglio comunale dell’8 luglio 2019. Una proposta, che, tuttavia, non raccoglie consenso unanime all’interno della Commissione della legislazione chiamata a preavvisarla. Vi sono infatti due rapporti, uno di maggioranza e uno di minoranza, che giungono a conclusioni opposte.

Tutelare i soggetti più vulnerabili

Nel rapporto di minoranza, i consiglieri firmatari ricordano come i bambini rappresentino i “soggetti vulnerabili per eccellenza”. Da qui la necessità di “garantire loro una più salutare fruizione delle aree gioco a loro dedicate, lontano dai rischi derivanti dall’esposizione al fumo passivo. È infatti nostro dovere e responsabilità di adulti proteggere le nuove generazioni”. Senza dimenticare che, come rivelano studi in materia, “per i più piccoli, specialmente per quelli in tenera età, il fumo passivo costituisce una minaccia particolarmente grave poiché i loro organi non sono ancora sviluppati e sono dunque più vulnerabili di quelli degli adulti. I bambini piccoli, rispetto ai più grandi, assorbono più sostanze nocive attraverso le vie respiratorie, dato che inspirano ed espirano da due a tre volte di più.
Il rischio di ammalarsi di asma è quasi doppio per i bambini esposti al fumo passivo”.

Divieto difficile da applicare e che presenta varie criticità

Argomentazioni alle quali la maggioranza dei legislatori della commissione, tuttavia, replica ricordando come, da anni, le autorità cantonali (in particolare il DSS) si adoperino per contrastare questo problema. A livello comunale, sono le autorità municipali a “valutare come intervenire nel migliore dei modi, con azioni adeguate, mirate e proporzionate”. Pur mancando di fatto, nel Comune di Locarno la base legale formale per costituire il divieto di fumo nei parchi giochi (anche se il Municipio conferma la sua intenzione di prevedere tale divieto sotto forma di ordinanza), i firmatari del rapporto di maggioranza ritengono che si ponga il problema dei controlli e dell’applicabilità del divieto, visto che non tutti i parchi svago cittadini sono delimitati. Citando altre criticità insite nella proposta e facendo riferimento a quanto avviene in altre città svizzere, la maggioranza della commissione legislazione è dell’avviso che non sia con la “divietocrazia” che si debba affrontare il tema. Da qui l’invito a respingerla.

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