Locarnese

Vira-Neggia, Carlo il conquistatore ha fatto 600 (più 2)

Il pensionato Guidotti continua a inanellare imprese in bici e Mtbk. ‘Senza motori nascosti, solo con le gambe, guardando fisso sui pedali’

Carlo Guidotti
30 settembre 2021
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Al 20 settembre, 600 salite tonde tonde; al 28 settembre… siamo già a quota 602. Con Carlo Guidotti, classe ’49, non si può mai stare tranquilli. Neppure il tempo per realizzare l’ennesimo traguardo raggiunto in bici, che già ne affiora un altro.

Le 600 (+2) si riferiscono alla Vira-Neggia, una delle salite preferite dal pensionato del Bellinzonese. Che oltretutto tiene memoria (scritta) di tutti i suoi exploit. Dal 3 luglio 2014 ad oggi ha scalato non solo la Vira-Neggia, ma anche la Faido-Carì (per 294 volte), la Locarno-Monte Brè (35), la Cugnasco-Monti Motti (107), la San Vittore-Giova (26) e poi ancora la Giubiasco-Carena (36), la Mendrisio-Bellavista (3) e diverse altre “rampe” che i comuni mortali normalmente evitano, o eventualmente affrontano in auto, con un braccio fuori dal finestrino.

Alla Regione, con la sua impareggiabile espressione che è quella di chi arriva in cima e già pensa all’impresa del giorno dopo, il buon Carlo dichiara: «Sono ultrafelice per quanto fatto in questi anni con la bici da corsa e la “mountain bike”, non elettrificate e senza motori nascosti. Quel che mi permette di fare quel che faccio sono solo ed esclusivamente le mie gambe». E anche la testa, vista la perseveranza e la forza mentale necessarie per salire e salire, «sempre con la testa fissa sui pedali, mai guardando avanti», come dice Guidotti. Salendo a Neggia, conclude il nostro, «mi fa tanto piacere incontrare gli operai addetti alla manutenzione della strada che mi incoraggiano e mi chiedono il conto aggiornato delle salite». Seicentodue, al 28 settembre. Ma i giorni passano, e le salite aumentano...

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