Locarnese

Profondo rosso, ma non è il caso di sottilizzare

Gestione di Locarno favorevole ai consuntivi 2020 da 7,44 milioni di disavanzo. Meno conciliante sul tema della ristrutturazione del Palexpo Fevi

Palazzo Marcacci
(Ti-Press)
1 settembre 2021
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Un marcato aumento delle spese correnti (più 2,4 milioni di franchi) e nello stesso tempo una clamorosa diminuzione dei ricavi (meno 5 milioni di franchi). Il risultato è un disavanzo di 7,44 milioni di franchi, che non sorprende poiché frutto di un'annata fortemente condizionata dalla pandemia. Se non ci fosse stato il coronavirus, il disavanzo sarebbe stato limitato a circa 1 milione di franchi; un risultato comunque negativo, dovuto al fatto che le sopravvenienze d'imposta sono ormai terminate. Sono gli estremi del consuntivo 2020 della Città di Locarno, di cui la Gestione prende atto raccomandandone l'approvazione da parte del Consiglio comunale. 

Fra gli elementi che vengono sottolineati nel rapporto commissionale (relatori sono Simone Beltrami del Ppd e Luca Renzetti del Plr) v'è quello riguardante la diminuzione del capitale proprio, che è pari al 40% (a 11,3 milioni di franchi) e rappresenta ora il 27,9% del gettito d'imposta cantonale base riferito al 2017, contro il 46,9% del 2019 sul gettito accertato 2016. Inoltre, la Gestione parla dei transitori attivi, diminuiti rispetto al 31 dicembre 2019 del 19%. Ciò è dovuto al versamento di 776mila franchi di contributi da diversi enti alla Palacinema Sa, società che tra l'altro dovrebbe riuscire a risparmiare 1,3 milioni di Iva sull'investimento.

Di particolare interesse anche il commento della Gestione sulla questione della ristrutturazione del Fevi. Viene ribadito che il modello indicato dal Municipio non piace, anche perché insufficienti sono considerati gli approfondimenti effettuati. I commissari si dicono “allibiti” che le osservazioni gestionali nel rapporto sul piano finanziario “non sono state minimamente prese in considerazione”. Vengono portati come esempio “alcuni punti critici come l’alienazione del fondo particellare no. 76 (ex Torre Piazza Castello, ndr) e la proposta di ristrutturazione completa con costi stimati in circa 31 milioni di franchi, senza una chiara pianificazione sulla sua destinazione”. La commissione “non esclude nessuna soluzione, ma è convinta sia necessaria una visione e una programmazione a 360° di come si vorranno gestire tutte le strutture pubbliche a disposizione della Città per eventi a favore di indigeni e turisti”.

La stessa Gestione, con rapporto separato, si è pure espressa favorevolmente riguardo al credito quadro (2021-26) di 5,1 milioni di franchi per l'acquisto di veicoli destinati ai vari Servizi dell'Amministrazione comunale. 

 

 

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