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Percorso ciclopedonale sulla strada ferrata di Losone

Il progetto pronto forse già in autunno. Per l'ultimo tratto verso il fiume si è resa necessaria una modifica di Piano regolatore

Lavori in corso per la rete idrica
23 luglio 2021
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Sarà pronto probabilmente nel corso del prossimo autunno il progetto per trasformare la Strada ferrata di Losone in un percorso ciclopedonale. Un tracciato che collegherà la zona Arbigo con l’argine del fiume Maggia, attraversando buona parte dell’area residenziale delle Campagne. Sull’utilità di quest’opera non ci piove: infatti, permetterà agli abitanti del quartiere di raggiungere comodamente la fermata del bus 7 all’ex caserma, sia a piedi sia in bicicletta.

La Strada ferrata era stata realizzata negli anni a cavallo tra il 19esimo e il 20esimo secolo per trasportare i massi estratti dalla Cava d’Arbigo necessari alla costruzione degli argini del fiume Maggia. Il sedime è poi stato donato alcune decine di anni or sono al Comune di Losone dal Consorzio correzione fiume Maggia. Nel vigente Piano regolatore la Strada ferrata è classificata come percorso ciclabile.

Il tema è tornato d’attualità nel corso di una recente seduta del Consiglio comunale, grazie a un’interpellanza del gruppo Ppd (primo firmatario Mario Tramèr). Al vicesindaco Fausto Fornera, capo del Dicastero sicurezza e mobilità, abbiamo girato alcune domande. Cosa è stato pianificato per la strada ferrata nel suo insieme? «Nel gennaio del 2019 il Municipio ha assegnato allo studio d’ingegneria Pawlowski il mandato per l’elaborazione del progetto definitivo concernente il completamento e la messa in sicurezza della rete ciclopedonale ex Strada ferrata – ricorda l’intervistato –. La ciclopista parte da via Arbigo e scende verso l’argine destro del fiume Maggia. Lungo il suo percorso pressoché lineare, attraversa via Gratello e poi via Ubrio. Dopo via Ubrio e al termine della zona edificabile, la ciclopista entra in un’area boschiva prima d’immettersi nella ciclopista d’interesse cantonale che costeggia il fiume. Poco prima di questo innesto, il percorso presenta una pendenza piuttosto marcata, per cui lo studio d’ingegneria Pawlowski ha dovuto modificare il tracciato; ciò ha comportato una modifica di Piano regolatore con l’elaborazione di una variante di poco conto. Attualmente l’intero progetto, con la variante Pr, è al Dipartimento del territorio per esame e relativa approvazione».

Parte del tragitto, quella che da via Gratello sale verso l’ex caserma, è in cattivo stato e quando piove si trasforma in un pantano difficilmente percorribile. Sono previsti interventi per risanarlo? «L’Azienda acqua potabile di Locarno ha dovuto iniziare a posare una nuova condotta dell’acqua scendendo da Arbigo verso l’incrocio di via Ubrio – spiega Fornera –. Un’opera voluta per potenziare la rete idrica e per ridurre i problemi e gli scompensi di pressione, che hanno causato parecchi disagi relativi all’acqua torbida, soprattutto nel comparto delle campagne. Problema accentuatosi negli ultimi anni con la sostituzione delle vecchie condotte sugli assi principali e più importanti delle strade comunali e cantonali. Fino alla fine di questo mese di luglio, nei giorni feriali il sentiero sarà chiuso completamente ai pedoni per i lavori alla rete dell’Azienda acqua potabile Locarno».

Quando sarà pronto il progetto per la pista ciclopedonale della Strada ferrata? «Stiamo procedendo alacremente ed è in corso l’affinamento. Credo che la documentazione sarà sottoposta al Consiglio comunale prossimamente, probabilmente già in autunno. A quel momento il Municipio chiederà pure il credito di realizzazione dell’opera», conclude Fornera.

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