Locarnese

Stazione Fart-Ffs, 4 minuti per acchiappare la coincidenza

Per i viaggiatori i tempi ristretti a disposizione rendono una lotta contro le lancette il cambio dei treni e bus. La Sezione mobilità risponde alle critiche

((Ti-Press))
3 luglio 2021
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Quattro minuti. È il tempo medio a disposizione del viaggiatore della Centovallina per scendere dal treno alla stazione sotterranea delle Fart di Locarno/Muralto, salire le rampe e prendere posto sui convogli Tilo in partenza. Fattibile, senza patemi, se l’utente non ha con sé bagagli pesanti o è in buone condizioni di salute; più difficile se, al contrario, non è più giovanissimo, ha una mobilità ridotta, non è pratico della realtà o si trascina qualche pesante valigia. Impossibile anche per un Usain Bolt, infine, se il treno a scartamento ridotto viaggia con qualche minuto di ritardo, riducendo di conseguenza il tempo a disposizione per lo spostamento. Cosa che capita non di rado e della quale sono sovente testimoni gli alunni che frequentano istituti scolastici o professionali nel Bellinzonese, come pure i pendolari costretti a vedere il Tilo allontanarglisi sotto il naso, senza di loro. Non è che le cose cambino un granché se percorriamo il tragitto inverso. Chi rientra sulle rive del Verbano da Bellinzona conosce gli stessi problemi. In un caso (partenza da Bellinzona alle 13.49, arrivo a Locarno Ffs alle 14.14, partenza Centovallina alle 14.13...) si deve addirittura sperare che il treno biancoblù sulla carta già in viaggio abbia qualche minuto di ritardo – e con questa speranza cercare di afferrarlo al volo. Al malcapitato viaggiatore, sovente, non resta che aspettare sulla banchina la corsa successiva.

Raddoppiare la finestra oraria dei 4 minuti

L’ultima segnalazione in ordine di tempo ci arriva da una pendolare di questi spostamenti. «L’ampliamento dell’offerta dei trasporti pubblici è molto apprezzata – scrive l’interessata in una lettera inviata all’Ufficio della mobilità (con copia alle Fart, al suo Comune di domicilio e all’Otlmv) – ma una coincidenza coi trasporti provenienti dalle valli e periferia di soli 4 minuti è attuabile solo su carta, ma non praticabile nella realtà quotidiana. Tenendo conto di un frequente (e tollerato) ritardo di soli 2 minuti della Centovallina all’arrivo a Locarno, restano solo 2 minuti per riuscire a cambiare stazione e treno. Impossibile. Il viaggio inverso risulta alquanto più ostico, con un divario di coincidenze o troppo brevi (i soliti, maledetti 4 minuti) oppure che superano un’ora di attesa. Chi perde il treno, la sera, deve sovente chiamare casa per farsi venire a prendere in stazione. Da tener presente, inoltre, che le corse che circolano verso Camedo – rileva l’utente – sono in buona parte regionali, quindi non hanno alcun legame diretto con eventuali coincidenze alla stazione internazionale di Domodossola». Stufa di dover correre come una sprinter giamaicana da un terminale ferroviario all’altro, la stessa ha quindi pensato di chiedere ai preposti uffici cantonali di raddoppiare i minuti della finestra oraria dedicata alle coincidenze. Tradotto: da 4 a 8-10 minuti. Sufficienti a permettere un normale cambio di mezzo sia in arrivo, sia in partenza. Sarebbe un bel sospiro di sollievo.

Ultimati i lavori sulla linea Fart, il problema sarà risolto

Chiamata in causa, la Sezione della mobilità ricorda, a mo’ di premessa, come “la riorganizzazione e il potenziamento della rete dei trasporti pubblici del cantone sono stati il frutto di un impegnativo lavoro durato diversi anni e che ha coinvolto la Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia (Cit), la Sezione della mobilità del Dipartimento del territorio alla quale compete il ruolo di coordinamento e di principale committente delle prestazioni, nonché la Confederazione quale autorità che rilascia le concessioni di trasporto e funge da ente finanziatore per le linee regionali.

Nello specifico, per ciò che riguarda le coincidenze con la Centovallina “le prestazioni sono state ampliate nel limite del possibile, considerando i vincoli pianificatori dettati dell’attuale configurazione della rete ferroviaria (tratta a binario unico con punti d’incrocio fissi). Per tale motivo determinate corse vengono operate “fuori cadenza”. I limiti infrastrutturali attuali saranno risolti nei prossimi anni. D’aiuto potrà essere anche l’entrata in servizio di nuovo materiale rotabile che aumenterà la stabilità dell’orario, mentre il potenziamento dell’infrastruttura permetterà sistematicamente treni ogni 30 minuti tra Locarno e Intragna”. Quanto a eventuali “aggiustamenti degli orari”, le Fart precisano che “le coincidenze non vanno garantite solo con le funivie delle Centovalli bensì anche con le linee bus regionali e urbane, per cui sono previste coincidenze e con il traffico ferroviario regionale e a lunga percorrenza. Modifiche dell’orario regionale si ripercuotono inoltre anche sull’orario internazionale dove vanno rispettate le coincidenze a Domodossola”.

Il nuovo sottopasso? Pratico ma non velocizza le operazioni

Sempre per quanto riguarda quello che nel gergo viene definito il “tempo d’interscambio minimo, nel caso di Locarno ammonta sì a 4 minuti, ma con l’apertura del nuovo sottopasso pedonale i viaggiatori in transito vengono notevolmente agevolati nel tragitto che collega queste due stazioni”. Affermazione, quella della Sezione mobilità, che molti pendolari smentiscono categoricamente; il nuovo sottopasso-scorciatoia è sì pratico, ma non raccorcia affatto i tempi di percorrenza a causa della sua ubicazione e della lunghezza dei convogli in attesa sul binario Ffs.

“Eventuali ritardi sulla linea – non riconducibili alla pianificazione oraria del servizio bensì imputabili ad altre cause – si ripercuotono, sempre secondo la sezione Mobilità – inevitabilmente sul tempo effettivo a disposizione dei passeggeri per il cambio di linea con, in certi casi, la conseguente malaugurata perdita della coincidenza”.

Treno-bus, l'incognita legata al traffico

Dai binari alla gomma, per parlare delle coincidenze con l’Autopostale onsernonese. “La linea in questione è pianificata con un tempo d’interscambio anche in questo caso di 4 minuti a Locarno (superiore di un minuto rispetto al tempo d’interscambio minimo di 3 minuti previsto tra la fermata autobus di Locarno Stazione e le stazioni ferroviarie Ffs/Fart). Le corse in arrivo a Locarno dispongono di un tempo di riserva pianificato nell’orario allo scopo di assorbire eventuali ritardi. La maggioranza di esse arriva infatti a Locarno stazione qualche minuto in anticipo rispetto all’orario pubblicato, a eccezione di 4 corse nei giorni feriali che vi giungono con qualche minuto di ritardo. Con la fine di diversi cantieri stradali la situazione dovrebbe ulteriormente migliorare”. Condizionale più che mai d’obbligo, perché chi conosce quanto poco scorrevole sia il traffico lungo le principali arterie cittadine nei periodi estivi sa che anche per gli autisti dei mezzi pubblici non è mai facile procedere spediti come da orario. Quella del “regime ottimale senza problemi” sarà musica del futuro.

 

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