Locarnese

Masterplan Alta Vallemaggia, bilancio positivo

Realizzati 23 progetti in tre anni, investendo 6,5 milioni di franchi

La Cà Vegia a Cerentino
4 giugno 2021
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Per affrontare le sfide legate all’erosione demografica e alla gestione del territorio, tre anni fa i Comuni di Cevio, Lavizzara, Linescio, Cerentino, Campo Vallemaggia e Bosco Gurin, con il sostegno dell’Ente regionale di sviluppo Lago Maggiore e valli, hanno dato avvio al primo quadriennio operativo del Masterplan alta Vallemaggia. Basato su un importante processo partecipato, questo piano di sviluppo locale sostenuto attraverso la Politica economica regionale promuove le iniziative che creano valore aggiunto a livello locale.
Nel corso dei primi 3 anni sono stati così realizzati 23 progetti con un investimento complessivo superiore a 6,5 milioni di franchi. Più nel dettaglio, in 11 casi si tratta di progetti sin dall’inizio inseriti nel Masterplan, mentre 12 nascono da nuove iniziative realizzate in tempi brevi che ben si inseriscono nella strategia generale che mira ad attirare afflussi economici dall’esterno. I responsabili del Masterplan, in una nota stampa, spiegano: “Questa situazione da un lato riflette il dinamismo e la progettualità della popolazione locale, dall’altro evidenzia l’importante e lungo lavoro preparatorio necessario alla realizzazione dei grandi progetti che contribuiscono in maniera determinante a esprimere la vocazione turistica del territorio”.

Tra i grandi progetti inseriti nel Masterplan in qualità di progetti faro, la Via Alta Vallemaggia con i suoi 200 chilometri d' itinerario che mettono in rete una ventina di strutture d’alloggio è quello che è avanzato più rapidamente. Dopo gli importanti lavori sul terreno e le attività di preparazione dei supporti informativi sui quali ci si è focalizzati nel passato biennio, quest’estate la Via Alta Vallemaggia verrà inaugurata con una festa popolare, pianificata sabato 24 luglio a Fusio, seguita da due trekking accompagnati.

Per lo sviluppo di Bosco Gurin è prevista l’apertura della slittovia per attirare famiglie con bambini e contribuire a una destagionalizzazione dei flussi turistici.
Per quanto concerne gli altri due principali tasselli del primo quadriennio del Masterplan, il progetto di ampliamento dell’Hotel Walser con annesso wellness ha completato gli approfondimenti necessari a valutare la fattibilità economica e turistica e ora sta concludendo l’iter pianificatorio previsto. Mentre per il Centro ricreativo-turistico di Bignasco, dopo la realizzazione del concorso di progettazione sostenuto dalla Politica economica regionale, sono in corso degli approfondimenti volti a massimizzare l’attrattiva turistica in modo da garantirne una gestione sostenibile anche dal profilo economico. Da ultimo si segnala che sono in corso di realizzazione gli studi legati ai progetti di carattere politico per i collegamenti verso nord (Fusio-Leventina) e verso la Valle Formazza.
Tra i progetti che potremo conoscere nel corso dell’estate alle porte, in Lavizzara citiamo l’apertura dell’Alloggio alpino Schüisgian sopra Fusio promosso dagli Scout Sassifraga Vallemaggia che va ad aggiungersi alle vie di arrampicata sulla diga del Sambuco; in Val Rovana la possibilità di vivere soggiorni romantici e creativi presso Ca’ Vegia di Cerentino realizzata con il sostegno dell’Apav dalla famiglia Beroggi. A Cevio, oltre al Coworking Vallemaggia, ricordiamo l’apertura del negozio dell’Associazione Val Magìa.

Il programma 2021

“Nel corso del prossimo anno – si legge ancora nella nota inviata alla redazione –, il primo obiettivo è quello di ultimare i progetti in fase avanzata quali per esempio il restauro conservativo di Casa Begnudini a San Carlo promosso dalla Fondazione Bavona, in modo da mettere a disposizione ai gruppi volontari una struttura di qualità inserita nel contesto paesaggistico in cui operano. In secondo luogo, dando concretezza all’indirizzo strategico emerso dallo studio sul posizionamento univoco delle valli del Locarnese realizzato dall’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli che mette al centro il patrimonio paesaggistico antropizzato e naturale valmaggese, si favorirà una messa in rete delle offerte locali in un’ottica votata alla capitalizzazione di questa risorsa. Infatti, promuovendo l’Alta Vallemaggia quale luogo ideale per scoprire la cultura nel paesaggio, oltre a rafforzare l’identità locale si stimola una fruizione attenta e rispettosa del territorio da parte di un pubblico interessato a stabilire un legame profondo con il territorio. Parallelamente, vista la carenza di strutture ricettive di qualità e la conseguente difficoltà a limitare gli aspetti più negativi del turismo di giornata mordi e fuggi, si continuerà a sostenere le iniziative in grado di carpire l’indotto generato dai flussi turistici. In questo ambito il ruolo centrale è assunto dagli imprenditori che si metteranno in gioco supportati da tendenze di mercato che hanno visto crescere notevolmente l’interesse per i contesti naturali e le aree meno densamente popolate”. Per info: invallemaggia.ch/progetti

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