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Ciminiera di Tenero-Contra, due opposizioni la sorreggono

Contro la domanda di demolizione di Coop Immobilien scendono in campo un privato e pure la Stan. Gli atti passano ora al Cantone

28 maggio 2021
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La ciminiera dell'ex Cartiera di Tenero-Contra, simbolo dell'architettura industriale che fu, per ora non si muove. Due opposizioni, una da parte della Stan (Società ticinese per l'arte e la natura) e una presentata da un privato cittadino, entrambi decisi a preservarne il valore storico, inoltrate prima dello scadere dei termini, rallentano i piani di Coop Immobilien, proprietaria del vasto terreno sul quale la torre sorge, che invece intende raderla al suolo. Non si sa cosa il gigante della distribuzione voglia costruire su quell'ampio fondo una volta tolta di mezzo la struttura, ma tra i motivi che hanno spinto i proprietari d'oltre Gottardo a volere l'abbattimento della lunga canna ci sono anche ragioni di ordine tecnico. Secondo una perizia, infatti, sarebbe emersa una criticità in merito alla stabilità complessiva del manufatto. Una staticità precaria che a detta degli ingegneri potrebbe portare l'alto fusto di cemento a crollare.
Ipotesi tuttavia "smentita" da un altro studio, eseguito diversi anni fa dal Comune, che giudicava buone le condizioni della ciminiera, esposta ai quattro venti e a tutti gli agenti atmosferici senza, tuttavia, fare violenza al tessuto urbano consolidato.

Il Piano regolatore fa quadrato attorno alla torre

Ma a complicare i disegni di Coop Immobilien, c'è più che altro una questione pianificatoria. Nella variante di Pr adottata dal Consiglio comunale nel 2016 figura infatti l'obbligo di tutelare questa "testimonianza di archeologia industriale" locale.
Dunque, a questo punto, come ci ha spiegato telefonicamente il sindaco di Tenero-Contra, Marco Radaelli (all'oscuro di possibili investimenti di Coop su quella proprietà), l'iter prevede la trasmissione degli atti al Cantone. Vi saranno ovviamente da evadere le due opposizioni in base alle direttive del PR per poi prendere una decisione.

Insomma il futuro del manufatto, simbolo ben visibile del paese e ancoraggio col suo passato (l'ex cartiera ha consentito una crescita e uno sviluppo non solo economico della comunità) per ora resta al suo posto. Un "topos sociale e architettonico" che ricorda ai cittadini di oggi e a coloro che seguiranno, come pure ai curiosi turisti di passaggio da quelle parti, una pagina delle origini e dell'identità dei tenerini. Un ricordo importante che qualcuno, come detto, chiede dunque di conservare.

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