Locarnese

Locarnese, le bici primeggiano tra i progetti all’aperto

Dalle postazioni di ricarica per due ruote elettriche alla mappatura dei percorsi mtb: novità allo studio dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore

(Foto Ti-Press)
4 maggio 2021
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Un territorio ricco di possibilità per la pratica di attività all'aperto che la scorsa estate ha attirato un numero record di visitatori. Il riferimento è alla regione Lago Maggiore e Valli che grazie al connubio di natura, paesaggi e infrastrutture si conferma come un luogo sempre più apprezzato e frequentato da turisti e residenti. Complice l'effetto pandemia, le valli, le montagne e le rive del Locarnese hanno visto un’affluenza che non si registrava da anni. "Un comportamento che ha colpito per la sua ampiezza – afferma l'Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli (Otlmv) –, che se da una parte ha confermato una tendenza già in atto da diversi anni verso un turismo lento, attento ai valori ambientali, dall’altra ha premiato la lungimiranza della politica turistica regionale".

Un boom che si rafforzerà

L'Organizzazione turistica si sta adoperando per favorire ancora di più le attività negli spazi naturali della regione. “L’outdoor – spiega Benjamin Frizzi, direttore operativo dell’Otmlv – è da sempre al centro della nostra strategia ed è questa la ragione per cui l’anno scorso abbiamo avuto tanto successo. Semplicemente perché il nostro prodotto era già pronto e perché da sempre ci siamo orientati verso il turista svizzero, sia tedesco che romando. Guardando al futuro, pensiamo che il boom delle attività outdoor si rafforzerà ulteriormente, ed è per questo che stiamo lavorando, in collaborazione con istituzioni e partner, a tutta una serie di nuovi progetti”.

L’elenco delle pratiche all'aperto è lungo e variegato. All’escursionismo si affiancano tutte le attività individuali o di gruppo legate al benessere, allo sport e al tempo libero: dalla scoperta dei luoghi energetici all’arrampicata sportiva, dagli sport estremi per cui la regione è spesso considerata una vera Mecca, a quelli che si praticano sulla due ruote, dalle attività sul lago come lo stand up paddle o la vela, a quelle per le famiglie, con i vari parchi avventura o piccole chicche come BoBosco, in Verzasca, dove, sul sentiero che costeggia il fiume fra Brione e Lavertezzo, è stata realizzata una pista per biglie completamente costruita in legno di castagno. Senza dimenticare i grandi eventi sportivi e l'offerta di attività didattiche e ludiche, col grande successo delle altalene Swing the World posizionate in alcune dei più bei punti panoramici della regione.

Dal trail running allo yoga, dalle ciaspole al bouldering

Una parziale carrellata sui progetti allo studio include, ad esempio, nuove proposte di percorsi per gli appassionati di trail running, lo sviluppo di nuove vie per le ciaspole (attività che l’inverno passato ha conosciuto un clamoroso successo), la posa di pedane specifiche per la pratica dello yoga all’aperto in Valle Verzasca, lo sviluppo di itinerari rivolti al turismo accessibile fra Maggia e Lodano, sulle Isole di Brissago e in Valle Verzasca (di cui si sta attualmente occupando la Supsi), la messa in rete delle proposte di bouldering e arrampicata.

Occhio di riguardo alle biciclette

Un occhio di riguardo è rivolto alla bicicletta, mezzo di trasporto e di svago sempre più popolare. Nel suo ambito di competenza, l’Otlmv si è fatta promotrice di un progetto che prevede l’installazione di una rete regionale di stazioni di ricarica per le bici elettriche. L’idea è di posizionarne una trentina in modo capillare sul territorio, lungo gli itinerari più battuti dai ciclisti, sfruttando punti di appoggio come grotti o ristoranti. “È un po’ presto per entrare in maggiori dettagli e per definire date certe per la realizzazione – osserva Mariano Berri, project manager Outdoor dell’Otlmv –. Diciamo che il progetto sta seguendo il suo iter ma restano da affrontare questioni importanti. Speriamo che il tutto possa concludersi entro la fine del 2021”.

Altro capitolo di grande rilievo è rappresentato dalle mountain bike, sport praticato da un pubblico in costante crescita. “Per fare un po’ di ordine in un settore il cui sviluppo è stato finora lasciato all’iniziativa, e a volte anche un po’ all’improvvisazione, di singoli ed associazioni, stiamo collaborando col Centro di competenza cantonale mountain bike per mappare il territorio e definire quello che sarà il futuro piano cantonale dei percorsi e delle infrastrutture per la mountain bike”, spiega Berri. L’idea è di giungere fra alcuni anni al varo di una legge che, analogamente a quanto già stato fatto per i sentieri, definisca tracciati, compiti e finanziamenti per la realizzazione e la manutenzione dei percorsi per mountain bike.

 

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