Locarnese

Un terreno, due padroni: interpellanza a Locarno

Per il sedime agricolo che andrà all'albergo Castello del Sole le domande di Pier Mellini (Ps)

Il Castello del Sole (archivio Ti-Press)
1 febbraio 2021
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“Questa storia potrebbe tranquillamente rifarsi alla celebre commedia di Carlo Goldoni ‘Arlecchino servitore di due padroni’, dove il ruolo di Arlecchino è affidato a un… terreno e quello dei due padroni ai Municipi di Locarno e di Ascona”. Pier Mellini, consigliere comunale Ps di Locarno, ha inoltrato un'interpellanza sulla questione della sottrazione di sedimi all'agricoltura con la cessione degli stessi all'albergheria. Il Comune di Ascona ha già risolto la questione, con l'avvallo del Legislativo. Ma nell'operazione è coinvolta anche la Città di Locarno, i cui confini spaziano sulla sponda destra del delta della Maggia.

“Il terreno in questione di circa 70mila metri quadrati, che di fatto ha sempre avuto lo statuto di Zona a destinazione vincolata (Zdv), è utilizzato dall’albergo Castello del Sole e appartiene al Comune di Ascona per 41'243 metri e per 27'903 metri al nostro Comune – si legge nell'interpellanza –. Scopo dell’attuale proposta pianificatoria è la riorganizzazione della struttura alberghiera e dell’azienda agricola che attualmente operano autonomamente, in un’unica struttura multifunzionale, aumentando l’edificabilità della Zdv. Quest’operazione prevede la sottrazione di terreno agricolo, che dovrà essere compensato, e l’azzonamento che implica il calcolo del plusvalore per il passaggio da terreno agricolo a zona edificabile speciale”. Mellini non si oppone di principio a questa strategia, che riguarda una struttura alberghiera di primo rango, tuttavia reputa che l’operazione debba essere fatta con la giusta misura e nel rispetto del contesto paesaggistico di grande pregio.

L'interpellante ricorda che il cinque stelle è sorto partendo da strutture originarie agricole, a cavallo dei due comuni, e per molti anni, dal punto di vista pianificatorio, era semplicemente situato fuori dalla zona edificabile. Poi sono state avviate le lunghe procedure per regolarizzare tale situazione e per permettere lo sviluppo dell'infrastruttura turistica della Terreni alla Maggia Sa. Si era partiti alcuni decenni fa; quindi, nel giugno del 2015 il Consiglio di Stato non aveva approvato la Zdv nell’ambito della revisione del Piano Regolatore di Ascona, ritenendo che non c'era stato un coordinamento sufficiente con il comune di Locarno.
Nel 2017 la variante di piano regolatore è stata quindi trasmessa al Cantone in modo coordinato tra i due Comuni, per l'esame preliminare. Nel 2018 si è giunti alla pubblicazione e alla consultazione. Nell’ambito dell’esame preliminare il Cantone ha invitato i due Comuni a elaborare una stima di massima del plusvalore (passaggio da terreno agricolo a zona edificabile) e di meglio definire la relazione vincolante tra le attività collaterali ai contenuti alberghieri (culturali, congressuali e paramedici).

Per quanto riguarda il calcolo del compenso agricolo, una parte del quale non sarà reale (quindi non con altro terreno agricolo, ma in denaro), Mellini solleva alcuni dubbi. In particolare legati ai calcoli del plusvalore: “Da quanto si evince dalla proposta di Ascona, la cifra di 5,1 milioni di franchi sarà suddivisa fra i due Comuni secondo modalità stabilite dalla legge, su una base peritale di 254 franchi al metro quadrato, mentre la Terreni alla Maggia propone 184 franchi. La questione è assai complessa e mal si capisce come mai vi sia uno sfasamento nell’emanazione del messaggio, che Locarno non ha ancora trasmesso al proprio Consiglio comunale”.

Infine, ecco alcune delle domande poste nell'interpellanza, che chiede al Municipio di Locarno di far chiarezza su una vicenda che si protrae da oltre 30 anni: “Come mai è uscito il messaggio ad Ascona e non a Locarno dal momento che si tratta di una variante coordinata? Si richiedono delucidazioni sulle questioni del compenso agricolo; è possibile un compenso reale? Il Municipio ritiene congruo un plusvalore di 254 franchi al metro quadrato vista l’entità dell’azzonamento e il valore dello sfruttamento alberghiero di alta gamma e in considerazione del preavviso vincolante del governo del 26 giugno 2019 dove viene indicato un valore commerciale maggiore di 1'200 franchi al metro? Quali considerazioni contenute nell’esame preliminare del Dt sono state tenute in considerazione? Il Municipio ritiene che i vari conflitti territoriali siano stati ben ponderati?”.

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