Locarnese

Programma di agglomerato, ‘obiettivi troppo vaghi’

I Verdi del Locarnese commentano la quarta tappa parlando di una ‘importante lacuna metodologica e d'approccio’

8 gennaio 2021
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Ok per gli obiettivi generali, che devono essere condivisi, ma si riscontra “una importante lacuna metodologica e d’approccio: da un lato si evita di applicare il principio di pianificazione dell’offerta di traffico, e dall’altro mancano degli obiettivi vincolanti e misurabili da raggiungere, in particolare nella ripartizione modale degli spostamenti”.

È quanto osservano i Verdi del Locarnese riguardo il Programma d’agglomerato del Locarnese di quarta generazione (PaLoc4).

“La pianificazione dell’offerta di mobilità in particolare per il traffico individuale motorizzato è invece fondamentale – scrivono –: si adeguano le strutture, parcheggi compresi, in funzione del tipo e quantitativo di traffico voluto. In questo senso è molto critico il fatto che la pianificazione dei parcheggi non sia parte integrante del PALoc4. Il contenimento del traffico individuale motorizzato va quindi perseguito anche con misure volte a diminuire l’offerta. La strategia dei parcheggi che il Municipio di Locarno (ma anche Muralto, Minusio, Tenero e Ascona non si sottraggono da questa linea) intende perseguire nei prossimi anni, rischia infatti di rendere vane le positive misure nella mobilità alternativa (lenta e collettiva) e quindi di far fallire gli obiettivi generici di cambiamento della ripartizione modale”.

Secondo i Verdi del Locarnese “il PALoc4 e il suo scenario di riferimento non permetteranno purtroppo di raggiungere la sostenibilità in tempi utili e ragionevoli. Inoltre gli obiettivi non sono quantitativamente vincolati e misurabili”.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico, “considerata la vocazione turistica della regione, tutte le tratte e le linee dovrebbero essere ulteriormente potenziate soprattutto nel periodo estivo, sia durante il giorno, sia la sera tardi o nelle prime ore della notte”. Nel dettaglio, i Verdi “propongono di modificare la linea urbana 3 che collega Locarno Monti con dei piccoli bus navetta elettrici (frequenza ogni 15') che possano anche fare la spola tra i posteggi di San Antonio, Piazza Castello, Largo Zorzi e principali punti nevralgici del centro storico”.

Poi, “la via di trasporto lago va valorizzata maggiormente con un potenziamento del servizio. I recenti licenziamenti del personale della navigazione Lago Maggiore indicano chiaramente che va data maggiore priorità a questo servizio pubblico durante tutto l'anno”.

Andando alle bici, c'è condivisione “sugli obiettivi della mobilità lenta, anche se bisognerebbe agire con maggiore velocità per ridurre la frammentarietà della rete ciclabile che ne limita la capillarità. Molti incroci non considerano ancora in modo completo e appropriato le biciclette. In generale vanno evitate le soluzioni ciclopedonali dove le biciclette possono entrare in conflitto con i pedoni”.  Nello specifico I Verdi del Locarnese ritengono “estremamente lacunoso e deludente che non sia stata presentata una soluzione in priorità A con ciclopista dedicata sul lungolago di Muralto. Questo tratto deve essere una assoluta priorità. Inoltre il tracciato per ciclisti veloci su via Simen a Minusio non è ancora stato messo in sicurezza dopo anni che il problema è stato identificato”.

Infine per quanto riguarda gli insediamenti I Verdi del Locarnese ritengono che dar per scontato un aumento della popolazione residente è errato in quanto in netta contraddizione con gli ultimi scenari della Confederazione che prevedono una diminuzione della popolazione in Ticino. Le basi di analisi e quindi gli scenari previsti del PALoc4 vanno quindi completamente rivisti anche tenendo presente la devastante speculazione edilizia. Uno sviluppo maggiormente centripeto è sicuramente auspicabile solo se vi è effettivamente una vera necessità di abitazioni sia a corto che a medio lungo termine, ciò che attualmente non è il caso. I Verdi del Locarnese ritengono quindi fondamentale introdurre delle misure incisive per bloccare la speculazione edilizia sia di abitazioni primarie che secondarie.

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