Locarnese

Losone, spazi comunali da riempire

Cosa ne sarà dell'attuale casa comunale dopo la costruzione del nuovo centro? Intanto all'ex caserma un ricorso blocca la pianificazione

La casa comunale
22 giugno 2020
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Passi avanti verso l'edificazione del nuovo centro comunale a Losone con, come riferito nelle scorse edizioni, il credito di progettazione da 825 mila franchi pronto per essere discusso dal Consiglio comunale, convocato mercoledì sera. La costruzione del nuovo edificio, che nelle intenzioni dell'autorità comunale - nel periodo di prospettata crisi economica da post emergenza Covid-19 - avrà anche un obiettivo anticiclico, porterà con sé una riorganizzazione degli spazi di lavoro dell'amministrazione. Lo stabile potrà essere pronto fra due o tre anni e a quel momento si libererà l'attuale casa comunale.

Spazi vuoti che si andranno ad aggiungere ad altri spazi vuoti, quelli della ex caserma. Senza dimenticare che, utilizzati o meno, gli stabili generano spese di gestione, tra utenze, manutenzione e riscaldamento. Temi già noti e in parte già rimbalzati nel corso di passate sedute del Consiglio comunale losonese. Pronte le risposte del Municipio.

Un polo delle arti sceniche

«L'ex caserma - ricorda il sindaco Corrado Bianda - è un discorso a sé. Come è noto, puntiamo sulla creazione di un polo delle arti sceniche. Interessante, a tal proposito, un possibile insediamento dell'Accademia teatro Dimitri, che comunque utilizzerebbe solo una parte dell’enorme edificio. Ci sarà quindi spazio disponibile per altre realtà». Il Comune, che ha fatto eseguire uno studio dall’architetto Michele Arnaboldi per valutare i necessari interventi sugli edifici acquistati a suo tempo da ArmaSuisse, punta all'autofinanziamento delle diverse strutture, per evitare che le stesse vadano a pesare sulla gestione corrente. Va detto che deve ancora concludersi l'iter pianificatorio, che per il vasto comparto prevede cultura, sport e tempo libero (con tanto verde): contro la proposta è stato inoltrato un ricorso, tuttora pendente.

Casa comunale, un futuro da definire

Anni fa, con l'apertura della nuova scuola dell'infanzia, il Comune si era ritrovato con locali vuoti nell'ex asilo. «Nel frattempo li abbiamo riempiti, inserendovi il centro giovanile, diverse società locali e l'Ufficio dell'assistente sociale». Poco lontano l'attuale casa comunale. Cosa ne sarà? «Verrà utilizzata fino all'apertura del nuovo centro - risponde l'intervistato -. Il Consiglio comunale ha deciso di mantenerla in piedi, dandoci tempo fino alla conclusione del cantiere per decidere cosa farne. Se non si troveranno contenuti, il Legislativo lascia aperta la possibilità di una demolizione». Ma il Municipio ritiene che lo stabile abbia un valore simbolico e storico e che quindi vada conservato. «Siamo sicuri che quando il nuovo centro comunale sarà in funzione, nell'area vi sarà una maggiore attività e quindi i locali che oggi sono utilizzati dall'amministrazione, potranno trovare nuovi scopi».

Sono possibili o ipotizzabili spostamenti, ad esempio del Centro giovanile? «Le ipotesi si possono fare e credo che un trasloco simile non sarebbe un tabù. Tuttavia è prematuro arrivare a delle conclusioni». Su chi o cosa si potrà insediare nel palazzo rosa affacciato su via Municipio se ne parlerà più avanti, dopo le relative perizie e una serie di valutazioni che andranno fatte assieme ai diversi gruppi politici.

Avete mai pensato di vendere qualche proprietà comunale? «Adesso come adesso la mia risposta è no. Non cediamo nulla solo per fare cassetta; non avrebbe senso. Ciò detto, non so cosa ci riservi il futuro e se un domani Losone potrà trovarsi con un grosso problema finanziario e quindi nella necessità di alienare dei beni immobili».

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