Chiuse le fontane a Ronco s./A. e altre restrizioni

A Losone sono state chiuse le aree dove si poteva passeggiare con il cane in libertà. Locarno ha sbarrato alcuni parchi e zone di svago attrattive. Sono alcune delle misure adottate da diversi Comuni della regione in questi giorni di vacanze pasquali, per evitare gli assembramenti di persone e quindi per arginare la diffusione del coronavirus.

Vi sono anche altre località che si stanno muovendo nella stessa direzione.

In Valle Bavona è poribito salire ai non domiciliati. Da Ronco sopra Ascona ci arriva la segnalazione della chiusura dei rubinetti delle fontane. Fontane che, per dirla tutta, quest'anno non sono mai state aperte: prima a causa dei rischi di gelo, ora per una questione igienico sanitaria. Infatti, si vuole evitare possibili trasmissioni di Covid-19 tra chi usufruisce delle fontane durante le passeggiate nella frequentata zona collinare con vista sul lago.

A Minusio il Municipio, oltre a promuovere aiuti concreti per le persone anziane, bisognose e vulnerabili (dettagli su minusio.ch) è stato costretto "a chiudere tutti i luoghi pubblici e il Centro per anziani Casa Rea - come spiega lo stesso esecutivo in una nota stampa -. Ora sono previste giornate di bel tempo. Evitate la passeggiata lungo il lago; su quest’ultima non è consentito transitare in bicicletta (o con altri mezzi mobili) e di praticare la corsa. Sono da evitare, per la salute di tutti noi, la concentrazione di più persone, ed è importante mantenere una distanza fisica fra le persone".

In Gambarogno pochi 'vacanzieri'

Intanto sembra che il messaggio di disertare il Ticino, rivolto ai proprietari svizzero tedeschi di residenze secondarie, sia passato. In Gambarogno, ad esempio, si sono annunciati in cancelleria 118 persone (provenienti da Oltralpe, ma anche ticinesi intenzionati ai salire ai monti), per 70 case di vacanza occupate su un totale di 3'500 presenti sul territorio comunale.