Locarnese

Fiume Melezza, ultimo baluardo della trota marmorata

La specie vi sopravvive, benché abbia rischiato di scomparire a causa delle immissioni di novellame non autoctono. Ma ora c'è un progetto di recupero

14 marzo 2020
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“La credevano quasi scomparsa. Ma nelle acque della Melezza, tra Camedo e Losone, ancora sopravvive. Stiamo parlando della trota marmorata, una delle 5 specie originariamente presenti in Svizzera, che in tempi remoti popolava, in numero di esemplari abbondante, i nostri corsi d'acqua. La mancanza delle conoscenze scientifiche disponibili al giorno d’oggi, abbinate all’importazione di novellame dal nord delle Alpi nel corso del secolo scorso, hanno concorso anno dopo anno, alla perdita del patrimonio ittico autoctono.

Esemplari geneticamente puri al 95%

Ora, però, si intende porre rimedio, come spiega Christophe Molina, collaboratore tecnico dell'Ufficio caccia e pesca, il quale ha appena concluso un lungo lavoro di indagine genetica sulle trote ticinesi. Dai vari campioni prelevati, l’unica eccezione risulta essere quella delle popolazioni del fiume Melezza dove sono stati riscontrati alcuni individui di trota marmorata con un elevato grado di purezza. Non si tratta di esemplari geneticamente puri al 100%, dal momento che i pesci si ibridano facilmente viste le affinità, ma comunque  in alcuni casi "puri" al 95%. Il campionamento è avvenuto in due punti: a monte della diga di Palagnedra e a valle della stessa. Scoperte incoraggianti, che hanno convinto gli specialisti a compiere il passo successivo: dapprima procedendo con ulteriori approfondimenti e analisi in più stazioni del fiume. In seguito trovando un luogo (possibilmente un incubatoio nelle vicinanze) dove far riprodurre artificialmente, con una gestione a ciclo aperto, le marmorate. Lavoro non facile, che va seguito passo passo dagli esperti ma che intende sondare la fattibilità di un riavvicinamento allo stato naturale originario. Nel frattempo, anche i ripopolamenti negli altri comprensori andranno rivisti, adeguando le modalità e il materiale di partenza, al fine di aumentarne l’efficacia e adeguare le pratiche alle più recenti conoscenze scientifiche.”

 

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