Locarnese

Via Vallemaggia a Locarno, a 30 all'ora si è più sicuri

Mozione interpartitica al Municipio chiede di ridurre la velocità di transito per accrescere la sicurezza degli utenti deboli della strada

(Ti-Press
17 febbraio 2020
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“Meno incidenti (soprattutto meno incidenti gravi tra automobilisti, pedoni e i ciclisti); il percorso casa-scuola per i bambini è più sicuro; per i pedoni è più facile attraversare la strada; il traffico è più fluido; e gli automobilisti non perdono tempo visto che le zone 30 non sono più lunghe di alcune centinaia di metri”. Sono i vantaggi delle zone 30, ricordate in una mozione presentata da Matteo Buzzi, Pierluigi Zanchi (Verdi), Marko Antunovic (Indipendente) e Mauro Belgeri (Ppd) dopo “l’incomprensibile dimenticanza” di via Vallemaggia (“tratta dall’incrocio con via Rinaldo Simen all’incrocio con via Alberto Vigizzi”) nel messaggio per l’introduzione di zone di questo tipo all’interno del quartiere Campagna. Pertanto, si chiede di correre ai ripari.

Nella loro mozione i consigliere comunali ricordano che “su via Vallemaggia sono presenti diverse strutture di utilità pubblica che vengono raggiunte spesso anche a piedi e in bicicletta: le scuole comunali di Solduno, il San Carlo, la chiesa di Solduno e il relativo cimitero, il cimitero di Locarno, oltre ad alcune strutture private come ad esempio Casa Martini”. Quindi, “già solo per migliorare gli attraversamenti pedonali verso le scuole comunali si giustificherebbe una moderazione della velocità a 30 km/h”. Ciò aprirebbe anche alla possibilità di realizzare un secondo marciapiede in zona cimitero. Senza dimenticare che “l’introduzione di una zona 30 permetterebbe eventualmente anche di effettuare una riorganizzazione dell’incrocio tra via Vallemaggia e via Rinaldo Simen e togliere la precedenza da via Vallemaggia, velocizzando così l’uscita dalla città Vecchia”.

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